Paspardo, via domiciliari: sindaco torna libero

Revocata la misura per De Pedro e ora si attende l'annullamento della sospensione per riabilitarlo a primo cittadino. Ma l'accusa nei suoi confronti resta.

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(red.) Da ieri, venerdì 16 novembre, il sindaco bresciano camuno sospeso di Paspardo Fabio De Pedro non è più agli arresti. Dopo otto giorni di domiciliari il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Brescia Alessandra Di Fazio gli ha revocato la detenzione casalinga e quindi De Pedro torna a essere un uomo libero. Un atto che ora potrebbe portare la prefettura a rimuovere la sospensione da primo cittadino come previsto dalla legge e riabilitarlo a sindaco.

L’amministratore era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura sull’assegnazione dell’appalto da 250 mila euro per la riqualificazione energetica del municipio, dopo che era stato deciso lo spacchettamento in lotti dell’opera. Una decisione, secondo l’accusa formulata dal pm Ambrogio Cassiani, per far lavorare le imprese “amiche”. Anche se è stato stabilito, come emerge da fonti della magistratura, che il sindaco non avrebbe avuto un tornaconto economico, ma formato un bacino elettorale di voti a favore.

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