Alberti (M5S): “Ridurre precariato in Amsa e A2A”

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(red.) Nel pomeriggio di lunedì 26 novembre si è tenuta l’audizione con AMSA e A2A e le sigle sindacali chiesta dal M5S Lombardia sul futuro occupazionale nelle due aziende.
Per Dino Alberti, consigliere regionale del M5S Lombardia, “AMSA-A2A ha sminuito il fenomeno del precariato nell’azienda con 330 precari su 3200 occupati, come se quelle decine di famiglie non contino nulla. Hanno parlato di una cinquantina di stabilizzazioni all’anno, ma i numeri parlano di una media di turnover del 28 per cento negli ultimi 3 anni, 2018 escluso.
A meno che non si siano ravveduti e abbiano cominciato a stabilizzare solo quest’anno resta incomprensibile come una azienda di quella importanza e dimensioni (A2A) possa aver un così grande  numero di lavoratori precari in un contesto lavorativo come quello dei servizi di igiene urbana dove il fabbisogno di ore lavorative è pressoché costante durante tutto l’arco dell’anno”.

“La società – continua Alberti – continua a ribadire che il precariato non è la forma di contratto prevalente, eppure molti progetti avviati nel corso di quest’ultimo triennio hanno visto protagonisti esclusivamente precari e penso a ‘Bella Milano’ e ‘Squadre Antidegrado’. Proprio per questo le aziende oggi in audizione non hanno risolto i nostri dubbi”
E conclude: “Abbiamo ottenuto la promessa da parte dell’azienda di ridurre al minimo il numero di contratti di lavoro precari attraverso la stabilizzazione a tempo indeterminato. La società si è anche impegnata a garantire massima apertura nei confronti delle parti sociali. Teniamo a precisare che oggi le categorie più fragili, come quella dei precari, in questa vicenda sono persone che spesso non hanno voce nemmeno tra le sigle sindacali. Centinaia di lavoratori e le loro famiglie sono coinvolte e meritano diritti, sicurezza e dignità. In generale il ricorso indiscriminato al precariato è una vergogna e le aziende a partecipazione pubblica dovrebbero limitare l’uso di queste forme contrattuali”.

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