Dipendenze a Brescia, preoccupa anche il cellulare

Aumento del 12% nel 2017 rispetto al 2016, ma c'è tanto sommerso. Slot machine, gratta e vinci, alcol, droghe e smartphone. Anziani e pensionati a rischio.

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(red.) Dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti, da gioco d’azzardo che sia alle slot machine o anche i semplici gratta e vinci e infine da cellulare. Lo rileva l’Ats di Brescia che ha presentato i numeri dall’Osservatorio Territoriale sulle Dipendenze. Nel 2017 sono state 429 le persone che hanno avuto bisogno di essere seguite sulle oltre 7 mila che si sono rivolte ai servizi di aiuto. Ma il direttore generale Carmelo Scarcella ha sottolineato come ci sia anche una buona parte di sommerso rispetto all’aumento medio certificato fino al 12% tra 2016 e 2017. Il clima sociale, magari connesso a problemi economici o per la perdita di lavoro, ha portato a questa situazione e mettendo ancora più a rischio le categorie di anziani e pensionati.

L’Ats ha ricevuto 855 mila euro dalla Regione Lombardia per combattere i fenomeni di dipendenza di qualsiasi tipo attraverso strutture protette, prevenzione e informazione a tutto campo. Ma in questo panorama si inserisce anche la sindrome per l’uso eccessivo del cellulare e di dispositivi elettronici, a partire dai bambini. Tanto che viene chiesto ai pediatri di intercettare eventuali segnali di rischio. Un altro posto merita l’alcol, più difficile da debellare perché legale e spesso perché chi lo assume non riconosce di esserne dipendente. Infine, le sostanze stupefacenti, con oltre 3 mila persone a carico perché consumatori di cocaina e cannabinoidi. E sul fronte degli anziani e pensionati, più a rischio, i sindacati hanno siglato un accordo che li vede in campo, insieme ai Comuni, per fare formazione.

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