Violenza Manerba, accusati chiedono messa in prova

Tre minorenni, ora con tre destini diversi di detenzione, a luglio avevano palpeggiato una turista danese. A febbraio si dovrà decidere per due di loro.

(red.) Nella giornata di ieri, giovedì 6 dicembre, al tribunale di Brescia si è svolta la prima udienza che fa riferimento alla violenza sessuale commessa da tre minorenni bresciani la notte tra gli scorsi 11 e 12 luglio ai danni di una turista danese, anche lei minore, fuori da un locale a Manerba del Garda. Ieri è stato il turno di due dei tre accusati, di cui uno si trova in una comunità protetta e l’altro con l’obbligo di stare in casa e l’autorizzazione di andare a scuola. Per il terzo, invece, detenuto nel carcere minorile Beccaria di Milano, è stato scelto il rito abbreviato il prossimo 17 dicembre.

Nei confronti dei primi due alla sbarra, le difese hanno chiesto la messa alla prova per i propri assistiti, per esempio svolgendo attività di volontariato. In ogni caso, d’accordo con il pubblico ministero che dovrà dare l’assenso, sarà il giudice a decidere il 28 febbraio, a quando è stato aggiornato il processo. Nel caso di via libera, il processo penale sarà sospeso. La notte della violenza, la turista danese, già notata dai tre accusati all’interno del locale, venne palpeggiata all’esterno della discoteca e poi difesa dal fratello, che però rimediò un pugno al volto. A seguito della denuncia, la ragazza e il parente erano tornati in Danimarca.

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