“Zero”: quando utenza è una ‘delizia’ e non una ‘croce’

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    (red.) Cambiare vita si può. Specie se tra i fattori fortunati pronti a dare frutto in un trinomio vincente vi sono i casi della vita, un virtuoso impiego della tecnologia e dei social network, e una start-up che azzera le bolle e cresce al ritmo del 300% l’anno, dispensando energia elettrica e gas in tutta Italia.
    Si chiama ‘ZERO’ l’idea dell’imprenditore e ingegnere piemontese Cristiano Bilucaglia che al momento attuale, – al contrario del nome – in poco più di 1100 giorni (la prima attivazione, infatti, risale al Gennaio del 2015), ha prodotto invece numeri da capogiro. Cifre a dir poco impressionanti.

    In che modo? Azzerando le bollette – oltre 20mila, nei primi 35 mesi di attività, le bollette a costo ‘ZERO’, per un ammontare complessivo di milioni di euro di sconti reali erogati in fattura che hanno definitivamente cancellato tariffe, accise e canone Rai -, grazie a un’intuizione a dir poco acutissima e rivoluzionaria che ha fatto sì che – per moltissimi, in tutta Italia – il termine ‘utenza’ faccia rima con ‘delizia’ anziché con ‘croce’.
    Dal 2015 a oggi, ‘ZERO’ ha distribuito sconti reali in bolletta pari a circa 3 milioni di euro (2.042.814,27 per il gas e 945.780,98 per la luce, per la precisione), e la cifra è destinata a essere ampiamente superata entro fine 2018. Creando anche ricaduta occupazionale, indotto, business.

    Tra coloro che hanno trovato impiego e un tenore di vita nuovo e prima d’ora insperato con ‘ZERO’ vi è anche il giovane Alessandro Hurka, 29 anni, “nato e cresciuto a Brescia, nei paesini della Franciacorta. Il mio cognome rivela invece radici estere: lo devo infatti ai bisnonni, di origine ceca, precisamente di Praga, che si trasferirono in Italia per curare come governanti una villa sul lago di Garda. Da quel momento si stabilirono in questi territori. Provengo da una famiglia di persone semplici che mi ha trasmesso i valori primari da tramandare a un figlio, educazione inclusa, consentendomi gli studi dal liceo sino all’università, alla Facoltà di Economia e Commercio. Che lasciai, per privilegiare il futuro lavorativo imprenditoriale cui ambivo”, racconta Hurka.
    Che aggiunge: “Ho iniziato a bazzicare il settore commerciale a 21 anni: studiavo e lavoricchiavo un po’ per dare una mano a mio padre. Si trattava, però, per la maggior parte di occasioni saltuarie, collaborazioni sporadiche e impieghi senza continuità. Temevo, dato il periodo, di rischiare il precariato a vita. A complicare il tutto, la crisi apertasi nel 2008: che, invece per me, ha fatto rima con opportunità”.

    Il racconto prosegue: “La luce arriva sempre quando smetti di cercarla. In questi anni difficili ho incontrato Cristiano Bilucaglia e Fabio Spallanzani, di cui apprezzo capacità, competenza e visioni imprenditoriali. ‘ZERO’ mi ha cambiato la vita. Mi ha folgorato l’idea di poter regalare alle persone l’azzeramento delle utenze, visto che tutti le pagano, e nessuno ama farlo. Sperimentavo per la prima volta la magia di passare dall’avere un team di pochi alla gestione di reti commerciali di centinaia di persone. Oggi ne godo i frutti: mi sono trasferito sul Lago di Garda, consentendomi un certo tipo di opportunità, auto e benefici. Soprattutto uno stile di vita libero da costrizioni e luoghi. Che alla mia età, al giorno d’oggi, non è poi così scontato”. A volte, partire da ‘ZERO’ ha anche i suoi perché.

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