Tram Brescia, 23 km e 40 fermate. Possibile piano B

Inviato a Roma lo studio di fattibilità per chiedere fino a 191 milioni di euro di finanziamenti statali. Il resto sarà coperto con il project financing.

(red.) Con l’invio entro i termini stabiliti dello studio di fattibilità al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la richiesta di finanziamenti statali, a Brescia città si può parlare più concretamente dell’arrivo del tram. Che dovrebbe entrare in servizio a partire dal 2027, secondo l’ipotesi di palazzo Loggia. Di questo si è parlato ieri, venerdì 28 dicembre, durante una conferenza stampa convocata dal sindaco Emilio Del Bono con l’assessore alla Mobilità Federico Manzoni, al Bilancio per Capra e Stefano Sbardella come tecnico della mobilità. Il progetto completo prevede 23 km di binari e quaranta fermate lungo un percorso in tre linee con cui attraversare la città da est a ovest, cioé il tragitto attualmente scoperto dalla metropolitana.

Dopo aver fatto realizzare lo studio a Brescia Mobilità, si chiede allo Stato di finanziare l’operazione da 250 milioni di euro. L’obiettivo è di arrivare al 49% dei 391 milioni totali richiesti per il tram per le tre linee Pendolina-Stazione, Sant’Eufemia-Villaggio Violino e Sant’Eufemia-Fiera, mentre per il resto si punta a un project finacing con privati come scelta delle Ferrovie dello Stato, già sentite dalla Loggia. Ma c’è la possibilità che Brescia non ottenga il bottino pieno, quindi ha anche già imbastito un piano B, con la costruzione di una sola linea tra Pendolina e la Fiera attraverso il centro e la stazione ferroviaria. Dal punto di vista dei finanziamenti per l’opera completa, Brescia spera di ottenere i 191 milioni di euro e altri 60 milioni per le opere complementari, ma potrebbe puntare anche su 109 milioni e 47 di opere su una somma di 222 milioni che servirebbero per l’unica linea.

Il progetto prevede un percorso su binari, di cui un terzo lungo una sede propria e fino a venti convogli in circolazione che in centro andrebbero a batteria e all’esterno con la rete elettrica. Dal punto di vista dei numeri, i passeggeri dovrebbero aumentare di 10 milioni in un anno per il trasporto pubblico locale e contando su un servizio che partirà dai 15 minuti alla metà per la frequenza di passaggio dei mezzi. In più, raggiungendo le proprie destinazioni con un tempo minore rispetto ai bus. Il tram in un anno potrebbe percorrere 1,5 milioni di chilometri rispetto agli 8,5 totali del Tpl in città. Per quanto riguarda, infine, i costi di esercizio si valuteranno in base al progetto esecutivo che deve essere ancora redatto e in base ai finanziamenti.

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