Montichiari, sacchi di pastiglie lasciati nel Chiese

Nel 2018 erano già successi due episodi simili, ma nessuno si è mosso per rimuoverli. Abbandonati anche quelli nera per la spazzatura: è una discarica.

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(red.) Il fiume Chiese all’altezza di Montichiari, nel bresciano, viene sempre più usato come discarica. In questo senso, è esemplare l’ultimo episodio in ordine di tempo, di cui dà notizia Bresciaoggi, a proposito di vari sacchi contenenti pastiglie industriali e scoperti dai passanti sulle sponde del corso d’acqua. Ad allarmare i cittadini è stato l’odore proveniente da quegli scarti e che hanno indotto ad attivare le forze dell’ordine in campo. Quindi, sembra che anche l’inizio del nuovo anno non abbia cambiato nulla nelle iniziative di qualche furbo.

Già durante il 2018 erano venuti alla luce due episodi, sempre per scarico di pastiglie industriali. Uno dei questi casi era avvenuto a ottobre quando si erano mosse le Guardie ecologiche volontarie della Provincia di Brescia per un sopralluogo e denunciare la situazione all’Arpa. Peccato che nessuno si sia mosso e invece di rimuovere quei contenuti, stanno aumentando i sacchi.

Ma non solo quelli con materiali industriali, anche della spazzatura che serpeggiano tra il ponte di Borgosotto, la Pieve di San Pancrazio e Novagli. In paese sono state anche introdotte delle foto-trappole, ma hanno portato solo a un paio di sanzioni nell’arco di vari mesi.

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