Brescia, richiesto un commissario per l’ordine degli avvocati

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    (red.) Il 14 gennaio 2019 si è svolta la riunione del nuovo consiglio dell’Ordine degli avvocati di Brescia.
    Dopo l’insediamento del nuovo consiglio, alla regolare presenza di tutti i 21 consiglieri risultati eletti,Luigi Frattini, in qualità di presidente della riunione quale consigliere più anziano, ha invitato i sei consiglieri eletti e tuttavia ritenuti non eleggibili, sia per quanto disposto dall’art. 3, 3° comma, della legge n. 113 del 12.07.2017, sia per quanto dichiarato dalle sezioni unite civili della corte di cassazione con sentenza n. 32781 del 14.12.2018, sia per quanto disposto dall’art. 1, 1° comma, del decreto legge n. 2 dell’11.01.2019, a rassegnare le loro dimissioni.
    Solo due consiglieri hanno dichiarato di dimettersi, mentre gli altri quattro non hanno aderito all’invito di dimettersi.

    In seguito a tale rifiuto e dopo lunga discussione, si sono dimessi 12 consiglieri e pertanto la maggioranza assoluta dei componenti del consiglio.
    Per tale ragione, il nuovo consiglio dell’Ordine degli avvocati di Brescia è decaduto, per quanto espressamente disposto dall’art. 28, 8° comma, della legge n. 247 del 31.12.2012, che disciplina l’ordinamento della professione forense.
    Ricorrendo l’ipotesi prevista dall’art. 33, 1° comma, lettera a) della legge sull’ordinamento professionale n. 247/2012, in data odierna il presidente della riunione ha chiesto al Consiglio Nazionale Forense di proporre al ministro della giustizia la nomina di un commissario straordinario per l’Ordine degli avvocati di Brescia, affinché questi provveda agli affari correnti ed alla tempestiva convocazione dell’assemblea degli iscritti all’Ordine di Brescia per l’elezione di un nuovo consiglio dell’ordine.

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