Sequestro di Villanuova, Haida resta in carcere

Ieri l'interrogatorio di convalida del fermo per il nordafricano che ha cambiato versione sull'arma. Oggi sopralluogo nel sottotetto della casa della ex.

(red.) La giornata di ieri, lunedì 21 gennaio, è stata dedicata all’interrogatorio di convalida del fermo per Abdeleouahed Haida, il marocchino che la scorsa settimana per due giorni ha tenuto con il fiato sospeso tutta la provincia di Brescia e a livello nazionale dopo aver sequestrato l’operaio Mirko Giacomini. Nel carcere di Canton Mombello dove l’uomo si trova dalle ore successive all’arresto ha rilasciato dichiarazioni spontanee al sostituto procuratore Roberta Panico ribadendo la volontà di non far male a nessuno. In ogni caso resterà dietro le sbarre perché, secondo il giudice, c’è il rischio che lo rifaccia. Per due giorni la scorsa settimana il nordafricano aveva tenuto in ostaggio l’operaio della Saf di Muscoline dopo averlo preso tramite un altro collega, Daniele Stucchi, e pensando che Giacomini avesse una relazione con l’ex moglie del marocchino, Angela Insonni.

Con il trascorrere dei giorni è emerso che l’uomo, poi rifugiatosi con l’ostaggio nel sottotetto dell’abitazione della ex, aveva sparato sette colpi davanti a loro. E a proposito dell’arma, ha cambiato versione passando dal “non sapevo che la pistola fosse vera, l’ho trovata” al “sapevo che fosse uno scacciacani, ma non ricordo chi me l’ha data”. In ogni caso, nei suoi confronti non viene contestato il tentato omicidio anche perché si trattava di un’arma caricata a salve e quindi non avrebbe potuto fare del male.

E questa mattina, martedì 22, i carabinieri accompagneranno la pm Panico nel sottotetto dell’abitazione del sequestro per capire come abbiano fatto i due a entrare proprio nella casa dell’ex moglie del sequestratore. In effetti, nel momento in cui era arrivata notizia della presa dell’ostaggio e del nome della donna come possibile oggetto della contesa, i militari avevano presidiato l’abitazione di Castello a Villanuova sul Clisi. E intanto gli operai Daniele Stucchi e Mirko Giacomini stanno smaltendo lo shock per quanto è loro capitato e rientreranno al lavoro a Muscoline la prossima settimana.

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