Per Carmine Resistente doppio appuntamento
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(red.) La sezione ANPI “Caduti di Piazza Rovetta” è lieta di comunicarvi i prossimi appuntamenti di Carmine Resistente:
I LINGUAGGI DELL’ANTIFASCISMO, da Salò ad Arcore a Salvini
I LINGUAGGI DELL’ANTIFASCISMO, da Salò ad Arcore a Salvini
Incontro con Saverio Ferrari, Osservatorio democratico sulle nuove destre
Manuel Colosio, Radio onda d’urto
Manuel Colosio, Radio onda d’urto
Giovedì 24 genaio 2019, ore 20.30
Sala Museo Ken Damy
Corsetto Sant’Agata 22, Brescia
Organizza: Rete antifascista brescia Brescia
Sala Museo Ken Damy
Corsetto Sant’Agata 22, Brescia
Organizza: Rete antifascista brescia Brescia
Il linguaggio fascista, da Salò, passando per Arcore e oggi con Salvini e le nuove formazioni nazi-fasciste, crea continuamente regole di lettura delle nozioni che espone, genera i principi di un lessico, con la pretesa di oggettività documentale e storica, per imporre i propri valori al livello più basso, rude e tetro. L’Antifascismo, soprattutto in quest’epoca di abuso dei social, deve alimentare nuovi linguaggi di coscienza politica, responsabilità, per una lotta militante a questo eterno ritorno della barbarie fascista.
Reading con Kika Negroni, dalla trasmissione FLATLANDIA di Radio onda d’urto di brani del libro
Venerdì 25 gennaio 2019, ore 20.00
CircolHack
Via Battaglie 29/A Brescia
CircolHack
Via Battaglie 29/A Brescia
La cucina spagnola al tempo della «guerra civile». Ricette e ricordi
Questo libro riporta il diario di Nadine, una giovane donna militante rivoluzionaria della colonna Durruti, tra il 1932 e il 1939, gli anni della «guerra civile» in Spagna, che segnano una delle più tragiche stagioni del mondo moderno. Ma sono anche gli anni che nutrono le più diffuse speranze di libertà e i più grandi sogni di uguaglianza. Nadine è l’emblema di una generazione che ha scelto di fondere la propria vita con gli ideali in cui ha creduto. Che ha praticato l’uguaglianza e vissuto, fino in fondo, la propria libertà. Che ha rischiato la morte. Con la stessa leggerezza di un pasto consumato tra amici, una ricetta tramandata di madre in figlia, una lista di ingredienti per la preparazione di un piatto, Nadine ci racconta di una vita vissuta in comune, dei suoi pericoli, delle sue gioie e del suo pane.
Questo libro riporta il diario di Nadine, una giovane donna militante rivoluzionaria della colonna Durruti, tra il 1932 e il 1939, gli anni della «guerra civile» in Spagna, che segnano una delle più tragiche stagioni del mondo moderno. Ma sono anche gli anni che nutrono le più diffuse speranze di libertà e i più grandi sogni di uguaglianza. Nadine è l’emblema di una generazione che ha scelto di fondere la propria vita con gli ideali in cui ha creduto. Che ha praticato l’uguaglianza e vissuto, fino in fondo, la propria libertà. Che ha rischiato la morte. Con la stessa leggerezza di un pasto consumato tra amici, una ricetta tramandata di madre in figlia, una lista di ingredienti per la preparazione di un piatto, Nadine ci racconta di una vita vissuta in comune, dei suoi pericoli, delle sue gioie e del suo pane.
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