Berlingo, propone cura contro cancro: è truffa

Un colombiano 51enne clandestino è finito in manette. Si era finto medico lanciando un metodo "miracoloso" per cercare di combattere tumori.

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(red.) Sabato scorso 9 marzo un uomo colombiano di 51 anni è stato arrestato a Berlingo, nella bassa bresciana, con l’accusa di truffa aggravata. Infatti, aveva convinto almeno una persona, ma il rischio è che lo abbia fatto con altre, di avere una cura medicinale miracolosa per combattere il cancro. Svolgeva la sua attività in un appartamento nella frazione di Berlinghetto concesso in comodato gratuito da parte del proprietario italiano. Ma il colombiano, senza permesso di soggiorno, ora è finito in carcere. Il blitz è scattato proprio sabato da parte dei carabinieri di Isorella che si erano intesi con il figlio di un malato che era stato attirato dal sedicente medico.

Coordinati dalla procura di Brescia, i militari erano stati raggiunti proprio dal figlio di una persona affetta da una forma di tumore al cervello e che si era rivolto al colombiano su consiglio di un conoscente. Pare che il falso medico abbia chiesto fino a 15 mila euro, anche a rate, per dare una serie di prodotti. E il truffatore avrebbe anche detto che le lobby farmaceutiche non avrebbero permesso la diffusione di quel presunto farmaco. Tanto che il colombiano avrebbe consigliato il padre del denunciante a fermare le cure tradizionali per sottoporsi alle sue. A quel punto, con i carabinieri, è stato fissato un appuntamento a sabato scorso per pagare una tranche da 800 euro.

E la trappola è andata a segno, visto che il 51enne si è trovato di fronte i soldi fotocopiati. Sono scattate le manette e ha mostrato il suo unguento di ortica, camomilla e un’altra erba che proponeva come cura. Nella cantina di casa c’erano altre erbe e nel computer, sequestrato, sono stati trovati elementi che avrebbero confermato l’aggancio di altre persone. Nella giornata di ieri, martedì 12, in tribunale a Brescia il giudice delle indagini preliminari Elena Stefana gli ha convalidato l’arresto dopo che il colombiano ha ammesso le sue responsabilità. Quindi è finito in carcere. Le indagini vanno avanti per capire se ci siano altre vittime della truffa.

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