Stamina, chiesta riduzione pena per medici bresciani

Da 2 anni rifilati in primo grado a 1 anno e mezzo. Ed è emersa anche la posizione del decreto Balduzzi del 2012 che potrebbe "salvare" i quattro imputati.

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(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 12 aprile, al palazzo di giustizia di Torino si è svolta l’udienza di appello per l’accusa nei confronti dei quattro medici bresciani dell’ospedale Civile – Fulvio Porta, Armanda Lanfranchi, Ermanna Derelli e Carmen Terraroli – per somministrazione di farmaci imperfetti connessa a Stamina. Si pensava che la sentenza potesse arrivare già durante la giornata, invece l’udienza è stata aggiornata al prossimo 13 maggio. In primo grado i quattro erano stati condannati a 2 anni di reclusione e ieri il procuratore generale Daniela Isaia, confermando comunque l’impianto accusatorio – comportamento ingannevole verso le istituzioni sanitarie nazionali – ha chiesto una riduzione della pena.

Quindi, da 2 anni e 30 mila euro a 1 anno e mezzo e 25 mila euro. Durante l’udienza è emersa la posizione intorno al decreto Balduzzi del 2012 per usare un certo tipo di laboratori per usare le cellule mesenchimali e riferendosi al periodo precedente al maggio del 2012. E si valuta se non valga lo stesso anche per il periodo tra l’estate del 2011 e il maggio del 2012 per i quali i quattro medici sono imputati.

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