Estorsione e minacce ai night, continua l‘appello

I pm chiedono anche l'aggravante mafiosa. In primo grado gli undici imputati tutti condannati a 38 anni di carcere in totale. Si riprende il 27 maggio.

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(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 29 aprile, in tribunale a Brescia si è svolta un’altra udienza nell’ambito del processo d’appello per i presunti casi di estorsione e minacce portate avanti nella gestione di alcuni night in provincia. In primo grado erano arrivati 38 anni di carcere in tutto per gli undici imputati, di cui otto a Giuseppe Papaleo che era stato arrestato a febbraio e ora detenuto dietro le sbarre anche per i rapporti di ‘ndrangheta sull’asse Calabria-Lombardia. Già in primo grado era emerso come proprio Papaleo, ostentando la sua fama di criminale, avrebbe minacciato, anche con violenze, i titolari di alcuni locali bresciani per farsi dare denaro.

Tra questi, era finito nel mirino anche il “Burlesque” in Franciacorta. Secondo gli inquirenti e che avevano portato al giudizio di condanna in primo grado, l’uomo si sarebbe fatto dare prima 124 mila euro e poi altri 57 mila dai titolari di un night a Ospitaletto. Già in quell’occasione la procura di Brescia aveva chiesto di includere anche l’accusa dell’aggravante mafiosa, ma era caduta in sede di sentenza. Ora i magistrati, chiedendo di confermare le prime pene, hanno di nuovo introdotto il nuovo capo di accusa. Il processo è stato aggiornato al prossimo 27 maggio.

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