Carpenedolo, assessore in arresto: no patente

(red.) A pochi giorni dalle elezioni comunali, la campagna elettorale a Carpenedolo, nel bresciano, è stata scossa da quanto accaduto ieri, martedì 21 maggio. Nel mirino è finito l’assessore uscente ai Lavori pubblici e Ambiente Maurizio Zonta che è stato arrestato e posto ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima previsto questa mattina, mercoledì 22, in tribunale a Brescia. Zonta, che tra l’altro è ricandidato come consigliere comunale nella lista “Carpenedolo si cresce” con cui sostenere il secondo mandato del sindaco Stefano Tramonti, ma anche nel direttivo provinciale di Forza Italia, intorno a mezzogiorno non si era fermato all’alt della Polizia Locale in un posto di blocco.

Era in movimento alla guida di una Fiat 500, un’auto di servizio di un’azienda, e quando non ha rispettato il segnale di fermarsi, si è fatto inseguire da due pattuglie della municipale sulla strada da Montichiari verso Carpenedolo. Per loro sorpresa, gli agenti si sono imbattuti nell’amministratore uscente che aveva documenti falsi e fornito false generalità, in particolare quella del fratello. L’assessore, infatti, si era visto revocare la patente dai carabinieri dopo essersi messo al volante ubriaco e tanto che nel periodo di sospensione della patente avrebbe anche provocato un incidente per poi fuggire. Quindi, non avrebbe potuto mettersi al volante e ieri è stato beccato. Per questo motivo è finito agli arresti in attesa dell’udienza odierna.