Desenzano, giornata di studio per l’idroscalo

L’idroscalo gardesano ha contribuito a scrivere un capitolo importante nella storia dell’aviazione italiana. Un progetto di rilancio.

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    (red.) Cresce il progetto per il recupero degli idroscali storici d’Italia. Martedì prossimo 28 maggio, Desenzano del Garda (Brescia) ospiterà infatti esperti italiani del volo idro e anfibio, che si confronteranno con le autorità politiche, militari e imprenditoriali bresciane. L’associazione Aviazione Marittima Italiana, in collaborazione con la Caroli Hotels, ha infatti organizzato una Giornata di studio che si svolgerà presso il Palazzo Todeschini (Sala Peler, piazza Malvezzi, dalle ore 10.30). Durante l’incontro – che segue quelli tenuti a Gallipoli, Brindisi e Taranto – sarà presentato un progetto-pilota per il recupero e il rilancio dell’idroscalo di Desenzano del Garda, oltre ad illustrare il calendario delle prossime giornate che saranno ospitate da altri idroscali storici in tutta Italia.

     

    L’idroscalo di Desenzano del Garda ha contribuito a scrivere un capitolo importante nella storia dell’aviazione italiana. Venne inaugurato nel 1915 e, durante la Prima Guerra Mondiale, vi furono basati alcuni idroplani utilizzati per azioni di bombardamento. Terminato il conflitto, l’idroscalo fu impiegato da Gabriele d’Annunzio. Successivamente, vi si installò il Reparto Alta Velocità (RAV) della Regia Aeronautica, che il 23 ottobre 1934 vide il maresciallo Francesco Agello fissare il record di velocità per idrovolanti (ancora imbattuto) raggiungendo oltre 709 km/h con il suo idrovolante MC72. Sciolto il RAV, l’idroscalo rimase di proprietà dell’Aeronautica Militare.
    “L’8 e il 9 giugno si terrà un evento storico per Desenzano del Garda”, annuncia il primo cittadino Guido Malinverno, in vista della prossima Giornata di studio, “in quanto si apriranno le porte degli hangar dell’idroscalo per tutta la cittadinanza e per tutti i turisti che fossero interessati a visitare il luogo simbolo dell’epopea del Reparto Alta Velocità. Un richiamo che per due giorni unirà in Viale Motta, dove ha sede la struttura, luoghi di memoria, ma anche di rilievo turistico e di utilità per la comunità locale e non solo”.

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