Traffico illecito di rifiuti, coinvolta anche Brescia

I militari hanno effettuato 20 arresti, 12 in carcere e 8 ai domiciliari. A Pontevico e Torbole Casaglia due capannoni nel mirino degli inquirenti.

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    (red.) Un’altra maxi operazione contro il traffico illecito di rifiuti, una vera e propria miniera d’oro per tutte le realtà – certamente non benemerite – che ci lucrano sopra. Come si legge tra le colonne del Bresciaoggi, i Carabinieri del Noe di Milano hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare e decreto di sequestro preventivo emessi dal gip del Tribunale di Milano su richiesta della Dda, contro un’organizzazione accusata di traffico illecito di rifiuti, realizzazione di discariche abusive e intestazione fittizia di beni. 
    Il gruppo, con ramificazioni anche in provincia di Brescia, avrebbe smaltito illecitamente circa 10 mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania e da diverse zone del Nord, per un giro d’affari superiore al milione di euro. 

     

    I militari hanno effettuato 20 arresti, 12 in carcere e 8 ai domiciliari. In cella anche un cittadino originario di Padenghe, ma residente a Roma. I pm che si stanno occupando dell’indagine sono Donata Costa e Silvia Bonardi. Al centro della vicenda una società che stoccava non correttamente i rifiuti in una serie di magazzini nei capannoni di Pontevico, Torbole Casaglia, Gessate, Tabellano, Verona e Meleti. 
    L’indagine parte dal fascicolo dello scorso febbraio, che aveva portato all’arresto di 15 persone dopo l’incendio del deposito rifiuti di via Chiasserini a Milano del 14 ottobre scorso.

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