Marone, Amos Turla colpito prima da una tegola?

La procura di Brescia non ha ancora concesso il funerale all'operaio perché continua a indagare sull'infortunio avvenuto sabato sera alla Dolomite Franchi.

(red.) A Montisola, nel bresciano, non è stato ancora fissato il funerale di Amos Turla, l’operaio di 61 anni morto sabato sera 20 luglio alla Dolomite Franchi di Marone. Questo, perché il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti e sta ancora indagando sull’infortunio mortale.

L’addetto sarebbe rimasto schiacciato tra due carrelli nel reparto mattoni dell’impresa, ma non è escluso che sia stato prima colpito da una tegola per poi perdere coscienza e rimanere bloccato tra i macchinari. Su questo fronte si attende l’autopsia e potrebbe anche essere chiesta una consulenza tecnica sui due carrelli. L’uomo lavorava alla Dolomite da circa un anno e mezzo e a breve si sarebbe goduto la pensione.

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