Testamento e truffa Nadia Toffa, due denunciati

Sono una cinese e un italiano del Veneto. Lo scorso agosto hanno raggirato un parroco dicendogli di una somma di 100 mila euro. Altri tentativi in corso.

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(red.) Stanno arrivando le prime conseguenze dopo essere emersa la vicenda di presunte donazioni presenti nel testamento della bresciana Nadia Toffa a favore di alcune parrocchie. E infatti la Polizia postale ha già denunciato due persone per la truffa che avevano portato avanti. La ricostruzione parte dai pochi giorni successivi al funerale della “iena”, lo scorso agosto, quando un parroco aveva ricevuto una telefonata da un soggetto che si era qualificato come funzionario di banca e dicendo che nel testamento era inclusa una donazione di 100 mila euro a quella parrocchia. E in seguito da un finto notaio si era sentito fornire le istruzioni per incassare quella somma, versando un contributo di 5 mila euro tra presunte spese e commissioni.

Tuttavia, suo malgrado il sacerdote ha compreso solo in seguito, attraverso la famiglia della bresciana, che tra le ultime volontà non c’erano quelle somme alla Chiesa. Allora il parroco non ha potuto fare altro che denunciare la situazione alla Polizia postale. E a rendere tutto molto veritiero c’è il fatto che le filiali di banca e gli studi notarili indicati dai truffatori esistevano davvero. Subito dopo gli inquirenti hanno ripercorso il tragitto del denaro risalendo a una carta di credito ricaricabile intestata a una cinese di 42 anni.

Era complice di un truffatore italiano residente in Veneto e con precedenti. Il loro conto corrente dove erano confluiti i soldi è stato sequestrato, ma era rimasto poco dei 5 mila euro versati dall’ignaro sacerdote. Ora le indagini dei carabinieri vanno avanti per capire se altri parroci siano rimasti vittime delle truffe, anche perché dall’organo dei notai bresciani si parla di tentativi commessi anche nella settimana precedente al 22 ottobre di usare studi professionali dietro i raggiri.

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