E’ ufficiale: Anna Maria Cancellieri agli Interni

L'ex Prefetto di Brescia, fino a ieri a Parma, è nel nuovo governo di Mario Monti, che stamattina ha presentato la lista. Romana, 67 anni, succederà a Roberto Maroni.

(red.) C’è anche Anna Maria Cancellieri, ex Prefetto di Brescia fino a ieri a Parma come commissario straordinario, nel nuovo governo di Mario Monti. Il presidente del Consiglio ha sciolto la riserva e ha presentato la lista dei ministri. Il suo nome circolava da giorni tra i papabili per succedere a Roberto Maroni al Viminale e anche il ministro uscente aveva sostenuto la sua candidatura.
Nella lista dei ministri spicca il nome di Corrado Passera a cui vengono affidati due ministeri: Sviluppo Economico e Infrastrutture e Trasporti. Il resto della compagine di governo comprende: ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata; ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri; ministro delle Politiche agricole a Mario Catania; ministro della Giustizia Paola Severino; ministro della Difesa Giampaolo Di Paola; ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi (rettore della cattolica di Milano e Brescia); ministro Istruzione e Ricerca, Francesco Profumo; ministro della Salute, Renato Balduzzi; ministro degli Affari Ue, Enzo Moavero Milanesi; ministro dei Rapporti col Parlamento Piero Giarda; ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca; ministro dell’Ambiente Corrado Clini; ministro del Welfare con delega alle Pari opportunità, Elsa Fornero; ministro del Turismo e Sport Piero Gnudi; ministro per Cooperazione internazionale Andrea Riccardi. Monti ha inoltre annunciato che Antonio Catricalà sarà nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Alle 17, i neoministri giureranno sulla Costituzione nella sala del Quirinale
Un cerchio che si chiude, quello della carriera professionale della romana Cancellieri: una vita da funzionario al ministero degli Interni e, a 67 anni, la conquista dell’ufficio principale. Per la seconda volta dal 1861 ad oggi una donna si siede sulla poltrona di ministro dell’Interno. La prima era stata Rosa Russo Iervolino (ottobre 1998-dicembre 1999, governo D’Alema).
Nata a Roma nel 1943, sposata e con due figli, nonna, laureata in Scienze politiche, giornalista pubblicista, Cancellieri inizia nel 1972 la sua carriera direttiva al ministero dell’Interno. Viene nominata capo ufficio stampa e relazioni esterne della Prefettura di Milano e responsabile del progetto Efficienza per la pubblica amministrazione. Continua a svolgere diversi incarichi nella prefettura del capoluogo lombardo – dove ha casa – tra i quali quello di sub-commissario al Comune. Nel luglio del 1993 viene nominata prefetto e torna a Roma, alla Direzione centrale per la documentazione presso la Direzione generale per l’Amministrazione generale e per gli affari del personale.
Nel 1994 è a Parma come Commissario straordinario del Comune. In seguito assume gli incarichi di prefetto di Vicenza, Bergamo, Brescia, Catania e Genova. Nel 2009 va in pensione. Ma a fare la nonna resta per poco tempo. Nel novembre di quell’anno viene infatti nominata commissario straordinario del Teatro Bellini di Catania. Nel febbraio 2010, il suo predecessore al Viminale, Roberto Maroni, la chiama a guidare, sempre nel ruolo di commissario, il comune di Bologna, in seguito alle dimissioni del sindaco Flavio Delbono, travolto dal cosiddetto Cinzia-gate.
Rimane nel capoluogo emiliano fino alle elezioni del 2010, ottenendo grande popolarità nella città e riconoscimenti bipartisan. Fino alla proposta di una candidatura a sindaco da parte di una lista civica in seguito appoggiata dal centrodestra. Lei, dopo averci pensato qualche giorno, rifiuta per l”’indisponibilità ad essere espressione di qualsiasi schieramento politico nazionale o locale”.
Rimane quindi in stand-by per qualche mese e torna in pista ancora come commissario, sempre in Emilia, ma questa volta a Parma, dopo le dimissioni del sindaco Pietro Vignali. Dopo neanche un mese c’è però la chiamata del duo Napolitano-Monti, a caccia di ‘quote rosa’ nel gabinetto tecnico guidato dal professore. Anche su questo il prefetto ha le idee molto chiare: ”io”, ha detto, “l’8 marzo l’abolirei, la donna non deve sentirsi razza a parte perchè siamo molto meglio degli uomini”.
Soddisfazione per la nomina a ministro dell’Interno di Anna Maria Cancellieri è espressa dall’Associazione Prefettizi (Ap).
”Già prefetto di razza, Cancellieri”, afferma in un comunicato, “è persona di eccezionali, dimostrate qualità e capacità”.
Rivolgendo un ”doveroso e rispettoso saluto al Ministro Maroni”, Ap si dice convinta che ”la nuova inquilina del Viminale saprà ottimamente corrispondere alle attese che ha suscitato la sua designazione e che saprà confermare per intero tutto il bene che è stato detto e si dice di lei. AP le formula il piú sincero in bocca al lupo!, offrendo sin d’ora la propria disponibilità a ogni feconda collaborazione”.

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