Terreni agricoli sequestrati alla mafia, cambiano i criteri in Lombardia

Paola Pollini, presidentessa della Commissione regionale antimafia: "Unanimità di sforzi e intenti da parte di tutti i gruppi su questo tema".

Lombardia. Giovedì 25 luglio il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno presentato da Paola Pollini, presidentessa della Commissione regionale antimafia. L’odg Promozione, valorizzazione e integrazione del protocollo d’intesa MIFAR-ANBSC è passato e i meccanismi di riassegnazione dei terreni agricoli confiscati alla criminalità sono stati riorganizzati.
“L’assegnazione a giovani imprenditori e start up è stata semplificata. Questo è un tema che vede unanimità di sforzi e intenti da parte di tutti i gruppi“, ha dichiarato Pollini in una nota. “Quest’iniziativa rientra in un quadro di proposte più ampi per superare una serie di anomalie, che frenano ed ostacolano le attività degli enti locali e delle associazioni”,
Il 2 luglio è stato siglato un accordo di collaborazione tra il Ministero dell’agricoltura e l’ANBSC, l’Agenzia nazione per l’amministrazione dei beni confiscati. L’ordine del giorno invitava la Regione Lombardia a raccordarsi quanto prima a questa iniziativa, coinvolgendo anche tutti i presìdi antimafia e le associazioni del territorio.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.