(red.) Si chiamava Giulia Serafini, 28enne bergamasca, la vittima del tragico incidente avvenuto nella notte tra martedì 23 e ieri, mercoledì 24 luglio, sull’autostrada A4 Milano-Brescia, all’altezza dell’uscita per Palazzolo. Era passata da pochi minuti la mezzanotte e mezza quando un’auto Honda HRV condotta dal fidanzato 27enne di Dalmine e con al fianco l’altra giovane ha sbandato finendo prima contro il guardrail e poi in mezzo alla carreggiata in direzione nord, verso Milano. E in quegli istanti, nella stessa direzione, stava arrivando una Lancia Y con a bordo un 30enne ed una 19enne salernitani che non hanno potuto evitare l’impatto.
La sensazione degli agenti della Polizia stradale di Seriate, che si sono occupati di ricostruire la dinamica, è che il conducente della Honda abbia avuto un colpo di sonno. E subito dopo lo scontro, sono scattati nell’immediato i soccorsi facendo arrivare diverse ambulanze da Rovato, Bornato, Roccafranca e Rudiano, le automediche da Chiari e Sarnico e anche i vigili del fuoco da Palazzolo e Brescia che si sono occupati di pulire la carreggiata dai rottami. La 28enne, in condizioni più gravi, era stata condotta all’ospedale Civile di Brescia, ma ieri poco prima dell’alba è sopraggiunta la morte. Il fidanzato, invece, è ancora ricoverato alla Poliambulanza in gravi condizioni.
I due occupanti dell’altro veicolo sono finiti entrambi in ospedale, ma il loro quadro sanitario è più tranquillo. Durante le operazioni di soccorso e tutti i rilievi, oltre due ore, l’autostrada era rimasta chiusa tra Rovato e Palazzolo, per poi riaprire intorno alle 3. Ma ora si piange l’ennesima vittima della strada. Giulia Serafini di Bergamo aveva aperto un’originale attività agricola con un amico e dopo aver studiato Agraria alle università di Bologna e Milano. Il suo lavoro l’aveva anche portata a conquistare un premio dell’innovazione agroalimentare alla fiera tecnologica Smau di Milano. Martedì notte stava tornando a casa dopo aver partecipato a una cena con altre decine di membri di un corso professionale sostenuto poche ore prima a Manerbio.