Barista denuncia sacerdote: prestazioni sessuali non pagate e minacce

Protagonisti un 31enne sudamericano e un prete della diocesi di Verona. Il giovane ha denunciato il religioso perché non avrebbe saldato gli incontri avvenuti e per averlo minacciato. I due si erano conosciuti sull'app di incontri “Grindr”.

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Basso Garda Bresciano. E’ una storia scabrosa quella che si è svolta nel Basso Garda bresciano, dove un barista sudamericano di 31 anni ha denunciato un sacerdote della diocesi di Verona per non avere pagato alcune prestazioni sessuali consumate e per minacce ricevute dopo avere preteso il saldo di quanto pattuito.
La vicenda prende le mosse nel 2020, quando il 31enne viene contattato sull’applicazione “Grindr” dal prete il quale, secondo il racconto del barista, gli avrebbe chiesto un incontro a pagamento che si sarebbe poi consumato, il giorno stesso, nell’appartamento del parroco. 600 euro la cifra versata al 31enne.
Successivamente l’uomo avrebbe incontrato il sacerdote altre tre volte ed i pagamenti sarebbero avvenuti con bonifici.

Quindi una pausa di un anno, fino al 2023, quando il prete avrebbe ricontattato il barista tramite “Grindr” incontrandolo altre due volte: la prima prestazione sarebbe stata pagata con 800 euro, la seconda, di 400, invece, non sarebbe stata saldata.
Nonostante ciò i due si sarebbero incontrati nuovamente la scorsa primavera in un residence sul lago ed il prete (che il sudamericano ignorava fosse un uomo di Chiesa), avrebbe pattuito 1200 euro per una serata insieme. In quella circostanza il 31enne avrebbe bevuto alcolici ed il sacerdote fumato crack. Il prete lo avrebbe rassicurato sul pagamento, dicendogli che gli avrebbe mandato un bonifico, che, però, non sarebbe mai arrivato. Anzi, di fronte ai solleciti del giovane, il sacerdote avrebbe mandato dei messaggi vocali minatori che ora sono agli atti della denuncia presentata ai carabinieri.

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