Ferito in un agguato “Manolo” Cosoleto, arrestato nel 1997 per l’omicidio di Carlo Mortilli

Il 52enne, nel 1997 venne arrestato per rapina in concorso ed omicidio di Carlo Mortilli, commerciante freddato nel parcheggio dell’hotel “West Garda” della cittadina gardesana.

fabio manolo cosoleto

Padenghe. Sparatoria a Palmi, alla Tonnara. Ferito in quello che potrebbe delinearsi come un agguato Fabio Cosoleto, di Gioia Tauro, classe 1971.
L’uomo, stando alle prime ricostruzioni, si trovava in auto con la famiglia, la moglie e un figlio di 8 anni, verso le 8 di sera di domenica 10 settembre. Un proiettile lo avrebbe colpito al mento. Portato all’ospedale di Polistena per le cure del caso, sarebbe stato subito dimesso.
Il nome di Cosoleto è legato a quello del “cold case” relativo all’omicidio, avvenuto il 21 maggio 1997, a Padenghe sul Garda, di Carlo Mortilli, commerciante di orologi, ucciso nel parcheggio dell’hotel “West Garda”.

La vittima subì una rapina da parte di tre malviventi, uno dei quali, dopo aver strappato una valigetta contenente orologi preziosi, esplose al suo indirizzo un colpo di pistola a breve distanza che ne causò la morte.
All’epoca Fabio Cosoleto aveva 26 anni e fu arrestato per rapina in concorso scontando quattro anni di carcere. Per l’uccisione di Mortilli furono incriminati Marcello Domenico Fortugno (condannato a 17 anni e 8 mesi) e, dopo 26 anni, grazie alle tracce biologiche repertate e finite nella Banca data del Dna è stato possibile rintracciare l’ultimo dei presunti responsabili, un pregiudicato di origini siciliane residente nel bresciano.

Cosoleto, detto “Manolo”,  è nipote di Agostino Cosoleto, considerato esponente di rilievo di una nota cosca calabrese di Oppido Mamertina vicina ai Mammoliti-Rugolo.
Secondo le prime risultanze delle indagini sull’agguato nel quale il 52enne è rimasto ferito (in modo non grave) verrebbe esclusa la pista della criminalità organizzata: si tratterebbe di una “vendetta” per motivi personali.
Alle spalle Cosoleto ha, oltre alla condanna per la rapina sfociata nel sangue a Padenghe, un arresto, avvenuto nel 2017, per possesso di arma clandestina e munizioni ed un altro, nel 2018, per  truffa e frode al fisco in un’operazione del Comando provinciale Carabinieri di Pistoia e del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Pistoia.

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