Brescia, frane ed esondazioni: la provincia sferzata dal maltempo

Brescia. Il maltempo che ha sferzato anche il bresciano, dove era stata emessa un’allerta meteo arancione da Regione Lombardia, ha causato numerosi dissesti e l’esondazione del Chiese in diversi tratti.
La situazione aggiornata secondo gli ultimi bollettini emessi dalla Provincia di Brescia indica che la SP84 KM 7+400 a Cevo, in Valcamonica, chiusa giovedì in serata a causa di una frana, è stata riaperta venerdì mattina con senso unico alternato a vista. Questo venerdì sono previsti i lavori di pulizia e ripristino.
Una nuova frana, sempre nel territorio del comune di Cevo, si è però formata nella notte tra giovedì e venerdì sulla strada provinciale 6 (quella che porta a Fresine) al km 9+600. Come si vede dalle foto in apertura e qui sotto sono subito partiti i lavori di sistemazione che sono stati conclusi nella mattinata di venerdì quando la strada è tornata transitabile.

In Valtrompia, a Collio, a causa delle avverse condizioni meteo, non è possibile riaprire la Sp 345, chiusa per frana al Km 33+770. L’ordinanza di chiusura è prorogata di un giorno, quindi fino al pomeriggio di sabato 4 novembre. Nel frattempo continuano i lavori e permarranno gli orari di transito consentito con il presidio della Protezione Civile tra le 12 e le 13 e tra le 17 e le 7. Istituito invece il senso unico alternato regolato da impianto semaforico sulla SP345 tra Brozzo e Tavernole per problemi sulla sede stradale.

Il fiume Chiese – che verso le 17 di giovedì è esondato a Barghe nella Val Sabbia raggiungendo le abitazioni – è monitorato con particolare attenzione e da giovedì sera è allerta rossa. Sono state chiuse fino a nuove disposizioni le strade e i parcheggi in prossimità del corso d’acqua: in piazza Anderloni e in via Tebaldina.
In Valsabbia si è allagata la galleria Seriola, a Villanuova, mentre la Ss 45ter “Gardesana Occidentale” è stata chiusa temporaneamente in prossimità del km 0,350 e il traffico proveniente da Brescia è stato deviato in direzione di Villanuova, zona rotonda Fibbia.

Ancora frane e smottamenti in Alto Garda: la Valvestino, da giovedì, è isolata per una frana sulla Provinciale 9 che sale da Gargnano, nel tratto tra la frazione di Navazzo e la diga. La strada è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia. Per raggiungere Valvestino e Magasa bisogna percorrere la strada per Capovalle.
Alle 19 di giovedì si è verificato uno smottamento sulla 45 bis Gardesana, tra Toscolano e Bogliaco. La circolazione è regolare. Chiusa, sempre per caduta di detriti dal versante roccioso, la Sp38,  a Tignale, in località Tignalga.

In Valsabbia, a Bagolino, una frana si è staccata sul torrente Sanguinera, in Valle Dorizzo. la situazione è costantemente monitorata perchè se il materiale dovesse cadere a valle, finirebbe nella diga di Dazarè, che ha già raggiunto il colmo. Si teme quindi un’esondazione che potrebbe interessare la zona industriale. Sotto la lente anche il torrente a Ponte Caffaro, che ha raggiunto la piena.
Isolate, a Lavenone, le frazioni di Presegno e Bisenzio a causa di una frana e l’acqua ha invaso la 237 del Caffaro.

Preoccupa il fiume Oglio in Valcamonica, nel quale le abbondanti precipitazioni hanno gonfiato il livello, ora a rischio esondazione. A Breno l’acqua è già uscita dagli argini.
Chiuse le strade a Bienno, in via della Madonna di Prestine e via Ponte di Fontanazzo in Campolaro, mentre ad Angolo Terme è interrotta la strada per Sé-Poia.
Venerdì mattina è stato chiuso per neve ogni accesso al passo Crocedomini da tutte e tre le valli.

Rimane chiusa per tutto il fine settimana la strada provinciale 5 nel comune di Borno tra Paline e Dezzo di Scalve. Venerdì mattina sono iniziati i lavori di sistemazione del versante a monte della strada provinciale che rimane non transitabile. Per raggiungere la Val di Scalve è necessario salire da Angolo Terme.