Riciclaggio con banca abusiva, perquisizioni anche nel Bresciano

13 ordinanze di custodia cautelare, sequestro preventivo di 1,5 milioni e perquisizioni in abitazioni e aziende riferibili a 18 indagati nell'ambito di un'operazione per trasferimenti illegali di denaro da e verso la Cina.

Brescia. La Guardia di finanza di Vicenza, nella mattinata di martedì 19 marzo, sta eseguendo 13 ordinanze di custodia cautelare, sequestro preventivo di 1,5 milioni e perquisizioni in abitazioni e aziende riferibili a 18 indagati nell’ambito di una inchiesta della Procura di Vicenza – fra le province di Vicenza, Venezia, Padova, Verona e Brescia – su un sistema di riciclaggio di contanti trasportati dall’estero verso l’Italia per circa 110 milioni di euro. Il denaro proveniva da frodi fiscali realizzate da società di commercio di materiali ferrosi.

I finanzieri hanno ricostruito operazioni effettuate attraverso almeno 556 «viaggi» all’estero poi restituiti a clienti italiani, con commissioni all’1,5% delle somme, attraverso l’utilizzo di uno sportello bancario abusivo della «China underground bank».
L’operazione è in corso con l’ausilio di un’unità cinofila «cash dog» del Gruppo delle Fiamme gialle di Tessera (Venezia), il supporto di un elicottero della Sezione Aerea di Venezia e dei Reparti territoriali competenti. L’indagine coinvolge persone residenti nelle province Vicenza, Venezia, Padova, Verona e Brescia. Gli indagati sono in tutto 18, nei cui confronti i finanziari stanno eseguendo altrettante perquisizioni in abitazioni e sedi di aziende. Il volume di affari è stimato in 110 milioni di euro. Sequestrati 1,5 milioni di euro. Sono 18 le persone coinvolte tra il Veneto e la Lombardia, di cui 13 raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare.

 

 

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