Ancora armi e bombe inesplose nelle acque di Desenzano. Martedì arriva la Marina Militare

Si tratta di una pistola (priva di caricatore) e due ordigni di medio e piccolo calibro. A trovarle gli inviati del programma Le Iene. I sub le recupereranno mercoledì mattina, poi le consegneranno al Genio Guastatori.

Desenzano del Garda. Sembra non finire mai il caso degli ordigni bellici nelle acque di Desenzano. A gennaio alcuni volontari ripescarono 3 bombe e una granata di artiglieria dai fondali, che dopo qualche giorno (e diverse polemiche sul luogo scelto per custodirle, il parco del Laghetto) furono fatte brillare dagli artificieri dell’esercito.
La settimana successiva furono inviati sul posto i sub della Marina Militare e i mezzi della guardia costiera: furono trovate altre munizioni, granate di artiglieria e proiettili. A quel punto scattò il decreto comunale: veniva fatto divieto a chiunque, associazioni e volontari compresi, di raccogliere qualsiasi oggetto dalle acque del Porto Vecchio.
La cosiddetta “ordinanza anti-bomba” generò da subito un grande dibattito, che raggiunse il suo apice la settimana scorsa con la multa allo storico attivista ecologista Enzo Fettori, reo di aver raccolto e buttato via un pezzo di plastica dalla spiaggia Feltrinelli. Il caso ebbe un’eco nazionale e raggiunse il programma Le Iene, che inviò sul posto una sua troupe.
Furono proprio i giornalisti televisivi, con mute e respiratori, a ritrovare sui fondali altri tre residuati bellici: un’ordigno di medio calibro, uno di piccolo calibro e una pistola senza caricatore. Martedì sul posto arriveranno le squadre subacquee della Marina Militare per esaminarli.
Mercoledì mattina una nuova immersione: se tutto andrà bene le armi saranno recuperate e consegnate ai guastatori specializzati, a cui toccherà il compito di farle brillare.

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