“Troppo stress”: salta l’interrogatorio di Giacomo Bozzoli

Il 39enne, da poco trasferito nella prigione modello di Bollate, sarebbe molto provato e non in grado di sostenere un colloquio con gli inquirenti.

Brescia. Troppo stress: è questa la ragione per cui è saltato l’interrogatorio di Giacomo Bozzoli, previsto per questa settimana.
Il 39enne è stato arrestato la scorsa settimana dopo una latitanza di 11 giorni. I carabinieri lo hanno trovato nascosto nel cassone di un letto nella sua abitazione a Soiano del Lago, con sé aveva un borsello con 50mila euro in contanti.
A tradire la sua presenza agli investigatori, che lo cercavano in tutto il mondo, è stato il motore del condizionatore acceso e il tentativo di connettersi con i familiari con un dispositivo elettronico.

Giacomo Bozzoli a Marbella in hotel

Bozzoli ha trascorso solo qualche ora nel carcere Canton Mombello. Nonostante si tratti della prigione più sovraffollata d’Italia ha ottenuto una cella singola, poi nel giro di poche ore è stato trasferito al carcere modello di Bollate. Il motivo? Appare molto provato dalla situazione e lo shock per l’arresto non gli consentirebbe di affrontare un interrogatorio.
L’uomo, che nel corso dei nove anni in cui si è dipanata la vicenda giudiziaria si è sempre proclamato innocente, sostenendo che ci sarebbe una “pista austriaca” su cui indagare per il delitto.

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