Non ha un nome il cadavere di donna scoperto da un pescatore a Tremosine

Tremosine. Il corpo privo di vita di una donna è stato scoperto nel tardo pomeriggio di questo sabato 20 luglio da un pescatore che stava passando con la sua barca e l’ha visto nell’acqua del lago di Garda tra gli scogli, al Largo dei Minatori.
L’uomo ha lanciato l’allarme e la sala operativa della Guardia Costiera di Salò ha fatto uscire un’imbarcazione che ha provveduto al recupero della salma, trasportandola al porticciolo di Campione.
Stando alle poche informazioni trapelate il cadavere, vestito, apparterrebbe a una donna di mezza età sulla quale non sono stati trovate tracce di violenza. La vittima era priva di documenti e nella zona non risulterebbero denunce di scomparsa. E’ probabile che sia morta per annegamento, ma resta da definire se sia caduta in acqua per un incidente, per un malore, oppure per un gesto estremo.
Sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Limone che hanno in corso le indagini per l’identificazione.
Come i nostri lettori ricorderanno è già una tragica catena di eventi quella dei morti per annegamento nel lago di Garda nelle ultime settimane: il 22 giugno il 44enne barista di Toscolano Maderno Tommy Zhu ha perso la vita nelle acque di Gargnano; il 15 luglio è annegato a Torri del Benaco un 40enne originario dello Sri Lanka; martedì 16 luglio è toccato a due profughi ucraini, una donna di 56 anni e suo figlio di 19, annegati a Riva.