Nella Maserati abbandonata a Marbella un tesserino con il nome di Giacomo Bozzoli

L'intuizione dei poliziotti iberici sull'auto "sospetta" parcheggiata da tempo in una strada secondaria si è rivelata corretta: era quella del latitante più ricercato d'Italia.

Brescia. L’auto parcheggiata da tempo in una stradina secondaria a Marbella, in Spagna, ed un tesserino con il nome di Giacomo Bozzoli. Quindi la telefonata ai colleghi della polizia provinciale di Monza-Brianza per segnalare la presenza della vettura “sospetta”. E quell’intuizione si è rivelata azzeccata: era la Maserati Levante dell’uomo più ricercato d’Italia (ma nel frattempo già arrestato). Il controllo nei registri pubblici ha dato la conferma definitiva: era il veicolo con cui Bozzoli e famiglia si erano recati prima in Francia e poi nella Penisola iberica.
Il rimpatrio del mezzo (che sarà a carico dello Stato) non è ancora stato disposto. Da accertare se il 39enne, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario Bozzoli e ora in carcere a Bollate, sia stato aiutato qualcuno prima nella fuga e poi nel rientro a Brescia.
Non è ancora stato fissato il colloquio in carcere per Bozzoli, che però ha già ricevuto la prima visita dei familiari.

 

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