Verolanuova, 120 dipendenti a casa dopo l’incendio alla Faerch

Dopo i danni strutturali, slitta la ripresa del lavoro nell'azienda di via Circonvallazione colpita dal secondo rogo in meno di un anno. Indagano gli esperti del Nucleo investigativo dei Vigili del fuoco.

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Verolanuova. In due giorni le fiamme hanno distrutto un capannone di circa 2 mila metri quadrati della Faerch di Verolanuova, dove le 14 squadre di vigili del fuoco (una quarantina di uomini) inviate dalla centrale nella ditta che produce imballaggi per alimenti hanno lavorato quasi 24 ore per circoscrivere il violentissimo rogo scoppiato nella notte tra domenica e lunedì.
Per mettere l’area in sicurezza sono state utilizzate anche le ruspe del Gruppo operativo speciale (Gos), che sono andate a cercare i focolai nascosti sotto i cumuli di macerie.
La produzione è sospesa e per 120 dipendenti il rientro nella fabbrica (che avrebbe dovuto riaprire lunedì 19 agosto dopo la chiusura per ferie) è slittato a data da destinarsi. Anche perché la zona è ancora sotto sequestro, per consentire agli uomini del Nucleo investigativo antincendio dei Vigili del fuoco di effettuare le indagini necessarie per stabilire con precisione la dinamica e le circostanze del disastro.
Le fiamme sono partite nel magazzino di stoccaggio delle bobine di plastica, il prodotto semilavorato che viene usato per la produzione e poi si sono diffuse molto rapidamente. Gli investigatori non escludono perciò alcuna pista, compreso quella dolosa.
Non si tratta infatti del primo incendio a danneggiare l’azienda con sede in via Circonvallazione 21 a Verola: venerdì 29 settembre 2023 la stessa Faerch era stata colpita da un altro rogo che aveva provocato alcuni intossicati tra i lavoratori. Questa volta non ci sono stati feriti, ma le fiamme si sono diffuse con molta rapidità.

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