I genitori dei bimbi mai nati: “Primo passo importante della Procura”

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio di due dirigenti comunali per le esumazioni, ecco l'intervento delle famiglie.

Brescia. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio di due dirigenti comunali per le esumazioni dei bimbi mai nati da parte della Procura di Brescia, c’è da registrare l’intervento de “I Genitori dei Bambini del Vantiniano”.
“La decisione della Procura di procedere all ‘accertamento dei reati commessi contro i nostri bambini è un primo passo molto importante“, si legge in una nota diffusa mercoledì. “Il comune ha dato corso alle esumazioni in contrasto con la programmazione, le regole e la buona tecnica, violando i nostri bambini e il luogo in cui erano custoditi. Non siamo stati informati dell’esumazione, e ad esito delle procedure di scavo compiute in nostra assenza, ci è stato detto che dei nostri bambini non era rimasto più nulla. Un esito impossibile e senza precedenti. Siamo convinti che i resti dei nostri piccoli siano ancora lì, forse confusi e rimescolati dai lavori delle ruspe”.
Negli anni ci siamo rivolti al sindaco per le vie civiche, amministrative e legali“, prosegue il documento. “Chiedevamo e chiediamo ancora di fermare le nuove inumazioni e di riaprire il cantiere per ricercare i resti e per dare loro una sepoltura, anche cumulativa, ma dignitosa e riconoscibile. Per anni abbiamo aspettato una mano tesa dal Comune, ma questa mano non è mai arrivata“.
“Con l ‘ aiuto dell’avvocato Francesco Mingiardi, legale dell’associazione Fondamenta che si batte per il diritto all’informazione e scelta consapevole dei cittadini, e di pochi consiglieri da subito vicini alla nostra causa, non ci siamo mai fermati per portare in Procura un dossier che fosse il più completo possibile. La Procura ci ha saputo ascoltare. Ora chiederemo di fermare le nuove esumazioni nei campi dei nostri bambini e insisteremo per l’imputazione , fino all’accertamento dei fatti”.

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