Il Festival non sarà più Michelangeli

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    festival-pianistico.gifLa decisione su richiesta della vedova del pianista bresciano scomparso a 75 anni nel 1995.


    (red.) Non si chiamerà più “Festival Pianistico internazionale Arturo Benedetti Michelangeli, ma tornerà ad essere ‘semplicemente’, come nel passato (dal 1968 al '98), "Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo".
    La vedova del grande
    pianista Arturo Benedetti Michelangeli, Giuliana, ha infatti deciso di ritirare l' appoggio e quindi anche la concessione del nome all’importante manifestazione musicale legata al nome del marito.
    La querelle tra la signora Giuliana e l’ente che gestisce la rassegna risale alla primavera dello scorso anno, quando Lang Lang, giovane pianista cinese venne premiato alla 46ma edizione intitolata “Rotta a Oriente: da Bach alla Cina”.
    Un artista che non ha incontrato il gradimento della vedova del pianista bresciano, malcontento a cui si è unita la trasferta del Festival in Cina per una serie di concerti e di esibizioni che si sono svolte lo scorso novembre a Pechino, nel primo “Beijing Arturo Benedetti Michelangeli International Piano Festival”
    (leggi qui).
    La signora, in quell’occasione aveva dichiarato di “non condividere le linee programmatiche dell' ultima edizione del Festival "Brescia-Bergamo’”, chiedendo che il nome di Arturo Benedetti Michelangeli venisse tolto dall' intitolazione del Festival.
    Una decisione rispetto alla quale l’Associazione Ente Festival Internazionale pianistico Brescia-Bergamo ha deciso di esprimersi manifestando
    il proprio rammarico.
    “La stessa intitolazione”, si legge in una nota, “era già stata utilizzata per le prime cinque edizioni del Festival, dal 1964 al 1968, ma poi il nome del maestro Arturo Benedetti Michelangeli venne tolto, a seguito della decisione dello stesso di abbandonare l’Italia. Il maestro, tuttavia, rimase sempre legato al Festival, augurandogli grande successo e le migliori fortune”.
    “Dal 1969, e per le 29 edizioni successive”, spiegano i responsabili dell’ente, il Festival assunse la denominazione di Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo ottenendo riconoscimenti e fama di alto livello e diventando un appuntamento ricorrente nel panorama dei grandi festival di musica classica internazionali”.
    Nel 1998 un altro cambiamento, quando Giuliana Benedetti Michelangeli scrisse al Maestro Agostino Orizio una lettera di suo pugno, che auspicava il ritorno all’intestazione originaria, sicura che il Festival potesse onorare la memoria del Maestro. In quell’occasione il consiglio direttivo della manifestazione decise all’unanimità di accettare la proposta della signora.
    Ne 2000 venne poi istituito il Premio “Arturo Benedetti Michelangeli” che è diventato un appuntamento fisso di grande risonanza e prestigio.
    Nel 2008 il maestro Pier Carlo Orizio venne designato quale direttore artistico, succedendo al padre, Agostino Orizio, fondatore e attuale presidente onorario del Festival. “Una nomina che”, spiega l’Ente Festival, “è avvenuta per scelta unanime del consiglio il 10 aprile 2008 esclusivamente in considerazione dei suoi meriti artistici”.
    “Siamo sicuri che i fatti parlino da soli”, afferma il consiglio, “e i fatti sono che nel 2009 si è svolta una delle edizioni del Festival di maggior successo di pubblico e di stampa, e ciò ad ulteriore riprova dell’apprezzamento da parte del nostro affezionato pubblico sia dell’innovativa scelta tematica che dell’attribuzione del Premio Michelangeli allo straordinario talento di Lang Lang”.
    “Il progetto del Festival di Pechino ne è stata una delle conseguenze e si è rivelata una straordinaria opportunità di sviluppo per la manifestazione pianistica che da un anno a questa parte è a contatto con una realtà sociale di grande fermento e sensibilità culturale, che vuole conoscere la musica europea di alto livello, così come da 46 anni il Festival cerca di fare sui palcoscenici delle città di Brescia e Bergamo”.
    “Abbiamo condiviso”, scrive il consiglio dell’ente Festival, “insieme alla signora Giuliana Benedetti Michelangeli oltre dieci anni di emozioni, di splendidi ricordi e di intensa ed affettuosa partecipazione, scaturiti dai concerti e dalle manifestazioni del Festival, intitolato al maestro Arturo Benedetti Michelangeli”. “Ciò nonostante, lo scorso mese di dicembre, Giuliana Benedetti Michelangeli ci ha comunicato la propria definitiva volontà di revocare qualsiasi ulteriore uso del nome e dell’immagine del Maestro Arturo Benedetti Michelangeli”.
    “A malincuore”, concludono dall’Ente Festival, “ci uniformiamo alle sue richieste, nella certezza di aver sempre onorato la memoria ed il talento dell’illustre Maestro”.

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