Nuovo ospedale di Desenzano, se ne discute in consiglio comunale

La maggioranza ha presentato una mozione per il cambio di destinazione d'uso del Montecroce, da ospedale a centro socio-sanitario. A quel punto diventerebbe necessario costruirne uno nuovo per colmare il vuoto.

Desenzano sul Garda. E’ già iniziato il consiglio comunale di venerdì 27 settembre, nel quale l’Amministrazione deciderà se votare l’ultima mozione presentata dalla maggioranza sul futuro dell’ospedale.
Il punto 1 della mozione chiede di trovare una nuova destinazione alla struttura, i punti 2 e 3 propongono la messa a norma perché diventi un polo socio-sanitario. Insomma, cambiare la destinazione d’uso dell’edificio esistente e poi presumibilmente costruirne uno nuovo per colmare il vuoto.
Questa idea sembrava emergere già in un discorso dell’assessore regionale Guido Bertolaso del 17 settembre: “L’ospedale Montecroce diventerà il centro socio-sanitario più importante del nord Italia: centri per anziani, disabili e disturbi alimentari, scuola per infermieri, appartamenti per medici e infermieri”.
L’ipotesi ha scatenato la rabbia del Comitato cittadino, che vuole sì recuperare la struttura sul Montecroce, ma al fine di evitare nuove cementificazioni e nuovo consumo di suolo. “Se stasera approveranno la mozione, sarà evidente che Malinverno e la sua Giunta vogliono il nuovo ospedale”, dichiarano a poche ore dall’inizio.
La cittadinanza di Desenzano è insorta contro l’abbandono del Montecroce, ma lo ha fatto anche per tutelare il suo Plis (Parco locale di interesse sovracomunale). Negli ultimi mesi il sindaco Guido Malinverno si è attirato diverse critiche per aver discusso del progetto a porte chiuse e per aver rimandato l’incontro con i contrari.
Le adesioni al Tavolo Politico si sono via via moltiplicate, hanno aderito Pd, M5S, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione, Italia Viva, Possibile, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano. Ci sono poi le liste civiche L’Altra DesenzanoViviamo DesenzanoDesenzano Progetto FuturoCivica Comencini Sindaco (Lonato), Ritrovo Lonato, e anche le sezioni bresciane di Cgil, Cisl e Uil e le associazioni Legambiente, Slow Food, Airone Rosso, Comitato Parco Colline Moreniche.
Alla fine Malinverno ha accettato di farsi portavoce della cittadinanza con la Regione, ma il Comitato ha diffuso una lettera pubblica nella quale gli si chiedeva di opporsi anche con i fatti, e non solo a parole.
“Forse non è chiaro che chiediamo lo stop al consumo di suolo, che ancora oggi vede Desenzano in cima alle classifiche”, concludono dal Comitato. “Il tutto nonostante le promesse elettorali in cui si diceva ‘garantiremo il consumo zero del territorio’. Attendiamo ancora una risposta dell’Amministrazione Comunale alla lettera che gli abbiamo mandato”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.