Brescia, Natali (FdI): «No tax area non è incompatibile con proposte dell’attuale maggioranza»

Brescia. «Per Castelletti una boutade elettorale la no tax area. Perchè non si può fare in aggiunta alle loro proposte?».
E’ il commento, all’indomani del botta e risposta tra il candidato sindaco della Lega Fabio Rolfi e la candidata per il centrosinistra Laura Castelletti su corso Mameli e corso Garibaldi, di Brescia, di Gianpaolo Natali, presidente della Commissione Bilancio in Loggia ed esponente di FdI.

«Da ambo le parti- afferma Natali- le fazioni contendenti escano con idee e progetti sulla nuova Brescia che vogliono realizzare. Ma resta comunque importante che questa campagna elettorale rimanga, nei modi e nei toni , il più corretta possibile . E non è sicuramente attaccando o screditando l’avversario che si ottengono più consensi ma, al contrario si rischia di perdere credibilità. E’ auspicabile quindi che solo attraverso un sano confronto tra le parti vi sia la possibilità per il cittadino di scegliere meglio», sottolinea il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Loggia.

«Venendo  quindi alla conferenza stampa che è stata fatta sia da Rolfi prima che dalla Castelletti dopo- sottolinea Natali- è legittimo pensare, come spesso accade, che la via di mezzo sia sempre la migliore. Quello che è incomprensibile è il fatto che la “no tax area” in corso Mameli e Garibaldi proposta dal centro destra sia incompatibile con le proposte dell’attuale maggioranza-. Non è sempre tutto bianco o nero, non sono sempre sbagliate, a prescindere le proposte altrui. A Castelletti e Del Bono dico che favorire nuove aperture con incentivi fiscali non va in contrapposizione alla loro idea di istituire le funzioni, come le definiscono loro, in questa zona».

FdI conferma la sua vocazione di «opposizione costruttiva e mai pretestuosa -prosegue Natali -. Quello che c’è di buono va conservato e migliorato. Quello che -secondo noi non funziona- va cambiato».
«Ma aggiungerei -conclude l’esponente di FdI- anche che l’attuale maggioranza non ha avuto invece dubbi nell’applicare uno sconto della Tari alle banche, equiparandole agli studi professionali, che forse, ne avrebbero avuto un po’meno bisogno rispetto a nuovi imprenditori che non solo rischiano del proprio in una nuova attività ma che portano beneficio anche alla città».