Brescia, teatro Romano: la scelta di Chipperfield fa discutere

A sollevare perplessità il soprintendente Luca Rinaldi ed il presidente dell’Ordine degli architetti di Brescia, Stefano Molgora, i quali avrebbero preferito un concorso pubblico per l'assegnazione del progetto di recupero del sito archeologico.

Brescia. La scelta, da parte di Comune di Brescia, Brescia Musei e Camera di Commercio di affidare all’architetto britannico David Chipperfield il progetto per il recupero del teatro romano non mette tutti d’accordo. A sollevare perplessità il soprintendente Luca Rinaldi ed il presidente dell’Ordine degli architetti di Brescia, Stefano Molgora, entrati in contrasto con la sindaca Laura Castelletti durante un convegno pubblico al Paolo VI, dedicato al tema del recupero e del possibile riutilizzo del sito archeologico bresciano.
Rinaldi ha lanciato la prima stoccata all’amministrazione affermando che alla Soprintendenza non sarebbe stata ancora comunicata ufficialmente la scelta dell’archistar.  Rinaldi avrebbe preferito un concorso d’idee e non apprezzerebbe invece che lo spazio possa essere utilizzato anche per gli spettacoli. Ma per la sindaca si tratta di trovare un equilibrio tra restauro e riutilizzo.

disegni David Chipperfield Teatro romano

Anche Stefano Molgora avrebbe gradito un concorso pubblico con la scelta del progetto migliore, non apprezzando che ci si sia rivolti a un professionista estero piuttosto che italiano.
Castelletti ha difeso la propria scelta e sottolineato che «Chipperfield è una figura riconosciuta a livello internazionale» e che ha dato la propria disponibilità a discutere un eventuale progetto con la Soprintendenza e se la sua proposta non incontrerà il favore di Brescia, si percorrerà un’altra strada.

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