La madre e il figlio dispersi sul Garda sono stati trovati morti

Avevano 56 e 19 anni, erano scappati dall'Ucraina all'inizio dell'invasione russa per trasferirsi a Rovereto. Martedì erano usciti per passare il pomeriggio in spiaggia, poi sono spariti nel nulla.

Lago di Garda. Le ricerche erano iniziate martedì 16 luglio, e purtroppo si sono concluse nel peggiore dei modi. Una donna ucraina di 56 anni e suo figlio di 19 anni sono stati trovati morti nel tardo pomeriggio di mercoledì.
Si chiamavano Hanna e Oleksiy Shabratska, erano scappati dal Donbass dopo l’inizio dell’invasione russa. Vivevano in Vallarsa, in una casa vicina a Rovereto.
Martedì erano usciti per trascorrere una giornata in spiaggia, poi sono spariti nel nulla. Il marito ha lanciato l’allarme in serata, dopo aver perso ogni contatto con loro. Disperato, si era recato alla stazione dei carabinieri di Riva del Garda per sporgere denuncia.
Mercoledì mattina sono stati trovati sia i loro asciugami, sia i vestiti e le borse, adagiati sulla spiaggia. Il lago, nella zona della tragedia, misura oltre 18 metri di profondità già poco distante dalla riva. L’area dove si sono concentrate le ricerche è vicina al punto dove i torrenti Albola e Varone affluiscono sul Garda. Si tratta di un punto in cui si combinano correnti e cambi di temperatura e già in passato teatro di altri incidenti.
 
Le forze dell’ordine avevano avviato le ricerche nella parte settentrionale del Benaco. L’analisi della rete cellulare ha poi spinto i soccorritori a concentrare le ricerche intorno a Punta Lido, dove sono state inviate anche imbarcazioni e squadre di sommozzatori.
Purtroppo i tecnici hanno trovato i due cadaveri immersi nelle acque, giacevano sui fondali a 15 e 18 metri di profondità. Le dinamiche di quando accaduto non sono ancora state ricostruite con esattezza, ma pare che madre e figlio siano stati trascinati via dalla forte corrente.

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