Politiche 2022: 936mila bresciani chiamati alle urne: il vademecum del voto

Dopo il sabato di silenzio preelettorale, dalle 7 alle 23 si aprono i seggi che nel bresciano sono 1.171, 204 dei quali allestiti in città. Due le schede: gialla per il Senato, rosa per la Camera.

Brescia. Sono 936mila i bresciani (oltre 51 milioni gli italiani) chiamati alle urne domenica 25 settembre per le elezioni politiche anticipate.
Dopo il silenzio elettorale nelle 24 ore che precedono le votazioni, terminati gli appelli dei partiti, è il momento di scegliere il parlamento  che sarà più “snello”, sulla scia del taglio ai numeri dei parlamentari, deciso dalla precedente legislatura.
Nel bresciano sono 1.171 le sezioni elettorali allestite, di cui undici ospedaliere. Sono 204 quelle predisposte in città e che restano aperte solo questa domenica dalle 7 alle 23. Dopo la chiusura lo spoglio immediato dei voti con le prime proiezioni già a partire dalla mattinata di lunedì.
Non potranno partecipare al voto i bresciani risultati positivi al Covid 19 i quali non hanno presentato domanda per il voto da casa entro il 20 settembre. Si stima che il numero di questi (forzatamente) astenuti sia attorno ai 2.100.
Rosa per la Camera, gialla per il Senato: sono le schede che verranno consegnate agli elettori.
Possibile il voto anche per i giovani che si trovano all’estero per l’Erasmus o comunque per studio. Via i cellulari dalle urne ma anche i bambini che non potranno accompagnare i genitori nella cabina elettorale.

Il seggio consegna all’elettore due schede, una per la Camera (rosa) ed una per il Senato (gialla). I modelli delle due schede sono identici. Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto per cui se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo.

La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. Se gli spazi sono tutti occupati da timbri è meglio pensarci per tempo, per evitare le file dell’ultim’ora. In ogni caso gli uffici comunali predisposti al rilascio delle tessere resteranno aperti dalle 9 alle 18 di sabato 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle  7 alle 23.

Il voto in un altro Comune, diverso da quello della propria residenza, è consentito per le persone ricoverate in ospedale e case di cura, per militari, naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; inoltre per i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Tutti gli altri dovranno raggiungere la propria città e per questo ci sono tariffe di trasporto agevolate. Coloro che per lavoro o studio sono all’estero hanno potuto chiedere la scheda elettorale e votare per corrispondenza.

Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d’identità, “anche se scaduto”, precisa il Viminale. Vale anche una tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.
Per i non vedenti o coloro che hanno disabilità tali da non poter votare da soli (per esempio chi ha l’amputazione delle mani o una paralisi), il voto può essere espresso con l’aiuto di un assistente ma serve un codice speciale sulla tessera elettorale che attesti questa particolare condizione.
L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.