Elezioni europee, i candidati bresciani sono dieci

A sorpresa la Lega ha candidato la deputata Simona Bordonali. Nessun bresciano, invece, tra le fila del Partito Democratico. Si vota l'8 e 9 giugno prossimi.

Brescia. E’ stata redatta, oramai in maniera quasi del tutto ufficiale, la lista dei candidati alle elezioni Europee in programma i prossimi 8 e 9 giugno.
Sono dieci, per ora, i bresciani in lizza per un posto a Bruxelles: per Fratelli d’Italia ci sono Mariateresa Vivaldini, Paolo Inselvini e Guido Bonomelli e gli uscenti Carlo Fidanza e Pietro Fiocchi. E ancora: Mario Mantovani, Diego Zarneri, e la sottosegretaria allo sport in Regione Lara Magoni
Simona Bordonali e Danilo Oscar Lancini sono i due candidati bresciani della Lega per le Europee dell’8 e 9 giugno, insieme con Silvia Sardone, Angelo Ciocca, Alessandro Panza, Isabella Tovaglieri e Alessandro Fermi.
Per Forza Italia Massimiliano Salini, la bresciana Stefania Zambelli e Letizia Moratti.
Per il centrosinistra nessun bresciano risulta candidato per il Pd: in lizza ci sono Emanuele Fiano, Pierfrancesco Maran, Fabio Pizzul, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, Brando Benifei, Irene Tinagli, Patrizia Toia.
Per Italia Viva sono due i candidati bresciani, ma non ancora ufficializzati: per la quota rosa dovrebbe essere Monica Lippa. Azione candida Caterina Avanza. Il bresciano Giovanni Mori, è il candidato come indipendente nella lista Verdi-Sinistra, ma sul suo nome si sono accese diverse polemiche all’interno del movimento stesso.

Come si vota? Per votare bisogna aver compiuto 18 anni. I cittadini italiani che risiedono in un altro Stato membro dell’UE possono scegliere di votare nel paese di residenza a patto che siano rispettate determinate condizioni. Si andrà alle urne per eleggere 76 membri italiani del Parlamento europeo. I seggi in Italia saranno aperti dalle 14 alle 22 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno.
Nel caso si decida di esprimere più di una preferenza sarà necessario scegliere candidati di genere diverso, pena l’annullamento del secondo e del terzo nome. Se la prima scelta sarà una donna, quindi, il secondo dovrà necessariamente essere un uomo e viceversa. Verranno eletti i candidati che otterranno il maggior numero di preferenze all’interno di ciascuna lista (in caso di parità si terrà conto dell’ordine della lista).

Il sistema elettorale italiano prevede una ripartizione in cinque circoscrizioni elettorali sovra-regionali. Gli elettori sono chiamati a scegliere tra i candidati presenti nelle liste della propria circoscrizione di residenza: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare. Ad ogni circoscrizione è assegnato un numero di seggi in base alla popolazione residente.
La presenza di un sistema proporzionale di fatto non prevede che vengano stabilite dalle coalizioni, ma ogni partito fa corsa a sé. Pertanto Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, che nell’attuale Parlamento compongono la maggioranza a sostegno del Governo Meloni, saranno in competizione tra loro.
Lo stesso accadrà tra i partiti di opposizione.

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