Il ministro Nordio firma richiesta per perseguire penalmente Lanfranco Cirillo

La Procura di Brescia aveva chiesto al Ministro di rimuovere la condizione di improcedibilità in base all'articolo 9 del codice penale nei confronti del cosiddetto "architetto di Putin" accusato di reati fiscali e di contrabbando.

Brescia. Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha firmato la richiesta di perseguimento penale nei confronti di Lanfranco Cirillo, noto come “l’architetto di Putin”, imputato a Brescia per reati di contrabbando doganale e falso in atto pubblico.
La Procura di Brescia aveva chiesto al Ministro di rimuovere la condizione di improcedibilità in base all’articolo 9 del codice penale. Ed ecco arrivato il provvedimento.
A gennaio la Russia aveva comunicato all’Italia l’assenza delle condizioni per il suo arresto, avendo Cirillo acquisito la cittadinanza russa direttamente da Putin nel 2014. Cirillo, che oggi ha 64 anni e si fa chiamare Ivanovich, risiede a Mosca, al 51esimo piano di un grattacielo di cui possiede diverse abitazioni.

Secondo le Fiamme Gialle, avrebbe evaso il fisco per 50 milioni di euro tra il 2013 e il 2019 nonostante l’Italia fosse il centro dei propri interessi patrimoniali e familiari.
Cirillo viene citato da Alexej Navalny, il più noto tra gli oppositori del presidente russo, tra i costruttori della cosiddetta Dacia di Putin a Gelendshik, residenza imperiale con casinò, eliporti, centri benessere e teatri. Il 64enne di Vittorio Veneto, che ha sposato una bresciana proprietaria di una mega villa a Roncadelle, una sorta di “casa museo” con una ricca collezione di importanti opere d’arte (e nella quale sarebbero stati trovati 670mila euro in contanti), avrebbe messo insieme una fortuna che comprende beni per 140 milioni di euro tra ville, opere d’arte originali di Picasso, Cezanne, Kandinsky, De Chirico e Fontana, gioielli, tappeti, vini pregiati, uno yacht e un elicottero. Quest’ultimo, un velivolo da 2 milioni di euro, sarebbe stato l’elemento utile a incastrarlo, era immatricolato in Russia, ma usato in Italia.
Nei giorni scorsi  Cirillo ha fatto sapere di essersi recato in aeroporto a Mosca, con un biglietto per l’Italia, dove avrebbe voluto partecipare al processo appena aperto a Brescia nei suoi confronti, ma di essere stato impossibilitato a partire perchè gli sarebbe stato ritirato il passaporto.