Uccise la moglie a coltellate, Mootaz Chaanbi è in carcere in Tunisia

Brescia. E’ in carcere in Tunisia Mootaz Chaanbi, accusato dell’omicidio della moglie, Daniela Bani, uccisa con 39 coltellate  il 20 settembre 2014 a Palazzolo sull’Oglio.
Dopo tre mesi dalla richiesta, la Procura generale di Brescia ha ottenuto, dalle autorità tunisine, la risposta che cercava: l’uomo è ristretto «nel carcere El-Nadhour di Biserta per scontare una pena di 30 anni di reclusione».
La Tunisia aveva rigettato la richiesta di estradizione per Chaanbi che, dopo il delitto fuggì affidando i figli piccoli ai suoceri, e prendendo un volo aereo per la Tunisia.

Un atto premeditato con lucidità il suo, finalizzato a non farsi arrestare e a cercare di sfuggire alla giustizia nascondendosi nel suo paese natale.
Il movente del delitto, come scrissero i giudici bresciani nel processo in contumacia, è da ricercarsi nel timore che la moglie, a cui lo stesso attribuiva una presunta infedeltà, ponesse fine al matrimonio.

Rientrato in Tunisia, Mootaz Chaanbi rimase latitante per diversi anni, mentre il Tribunale di Brescia lo aveva condannato a 30 anni di carcere. Nonostante la fuga, l’uomo cercò, più volte di contattatre i figli lasciati in Italia attraverso i social network e telefonate anonime alla casa dei genitori della moglie.
La madre della vittima, Giuseppina Ghilardi, si era rivolta più volte al ministero della Giustizia per conoscere se l’uomo fosse stato realmente incarcerato in Tunisia.
Ora la risposta definitiva.