L’interrogatorio della compagna di Bozzoli nella caserma di piazza Brusato

Antonella Colossi è arrivata a Brescia in treno, i carabinieri sono andati a prenderla a casa dei genitori con un'auto civetta. A differenza delle scorse volte, non si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Comando provinciale carabinieri piazza Tebaldo Brusato

Brescia. Cominciano a emergere nuovi dettagli sul rientro della compagna e del figlio di Giacomo Bozzoli in Italia. Mentre l’uomo è ancora latitante, in fuga da un mandato di arresto europeo per l’omicidio di suo zio, la sua famiglia è già arrivata a Brescia.
Venerdì 5 luglio i carabinieri sarebbero stati avvertiti con una telefonata dai genitori di Antonella Colossi, la fidanzata. Si trovava da una decina di giorni in un hotel di Marbella, città della Spagna meridionale. Proprio qui era stata registrata la carta d’identità del marito ricercato, che era con loro fino a poco tempo fa.
Una volta arrivata a Brescia, la donna si è recata a casa dei genitori. Qui sono venuti a prenderla i carabinieri, che l’hanno fatta salire su un’auto priva di contrassegni. Ora si trova alla caserma di piazza Tebaldo Brusato, sede del Comando provinciale dei carabinieri, e sta subendo un interrogatorio. Mentre nelle ultime occasioni si era avvalsa della facoltà di non rispondere, ora avrebbe accettato di parlare con le forze dell’ordine.
Tra i tanti “non mi ricordo”, pare che abbia confermato che sulla Maserati Levante avvistata due settimane fa tra Manerba e Desenzano ci fosse il nucleo familiare al completo. Sarebbero andati “in vacanza” in Spagna per attendere insieme l’esito del processo in Cassazione.
Una volta arrivata la notizia della conferma dell’ergastolo si sarebbero separati, per l’esattezza il primo luglio. Ora Giacomo Bozzoli sta proseguendo la sua fuga da solo.

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