Confapi Brescia: «Tenacia e flessibilità per le sfide del 2024»

L’associazione inaugura i lavori rivendicando i risultati raggiunti nella risposta alle turbolenze globali dello scorso anno Il presidente Cordua: «Le imprese sono il motore della nostra comunità», «i pilastri» dell’adattamento della società ai nuovi paradigmi economici».

Brescia. Dopo l’anno della policrisi, segnata da alta inflazione, crisi del mercato tedesco e tensioni sugli scenari globali, le imprese bresciane si preparano a navigare un 2024 che si annuncia complesso, ma memori della fiducia acquisita dalla risposta alle sfide del passato.
Questa la visione di Confapi Brescia sul fronte delle prospettive economiche per il 2024. Il 2023 ha visto le imprese bresciane affrontare sfide economiche e geopolitiche senza precedenti, insieme a cambiamenti sistemici di rilievo. L’anno presente si apre con ulteriori incertezze, dalla minaccia di una possibile recessione al potenziale blocco del Mar Rosso, che getta nuove ombre sui commerci internazionali.

«Siamo consapevoli che il contesto economico e geopolitico sia in continua evoluzione, ma le imprese bresciane hanno dimostrato una notevole resilienza, robustezza e una straordinaria capacità di adattamento alle sfide contingenti – commenta il presidente di Confapi Brescia, Pierluigi Cordua – Nonostante le difficoltà, hanno saputo mantenere il controllo della situazione».
Le imprese dovranno ora affrontare sfide cruciali come la transizione energetica e digitale, il nuovo paradigma dell’intelligenza artificiale e farlo nell’incertezza dettata da contingenze geopolitiche in costante mutamento. In questo contesto, le imprese italiane giocano un ruolo chiave garantendo prosperità del sistema, stabilità occupazionale e sviluppo economico sia a livello locale che nazionale. Vale per il sistema-Paese, vale per la Lombardia e vale per un territorio che fa dell’industria il suo tratto distintivo sul piano economico come quello bresciano. La richiesta delle imprese, in quest’ottica, è di un sostegno proattivo da parte delle istituzioni per valorizzare il loro ruolo economico, e non solo.

«Per consolidarsi – sottolinea Cordua – le nostre imprese hanno l’obiettivo e il dovere di rafforzare i loro investimenti, soprattutto nelle tecnologie e negli strumenti che incentivino la crescita dei ricavi e delle quote di mercato». Inoltre «come cambia la geopolitica cambiano i mercati – afferma – e questo impone di guardare al contesto economico internazionale promuovendo le figure professionali più adatte ad affrontarlo».
Sul fronte delle istituzioni «le imprese hanno bisogno di politiche favorevoli ad amplificare la presa del sistema industriale sull’economia internazionale e di crediti d’imposta che sostengano la transizione verso processi e prodotti più innovativi: passaggio dal 4.0 al 5.0, sviluppo dell’internazionalizzazione che lo Stato può promuovere attraverso strutture come Ice, Sace e Simest. Ritengo che i presupposti per un dialogo virtuoso tra scelte politico-strategiche e sviluppo aziendale ci siano. È necessario consolidarli».

«Abbiamo navigato le turbolenze del 2023 con determinazione e oggi, mentre speriamo in un anno di minore instabilità, siamo pronti ad affrontare ulteriori sfide con la stessa tenacia e flessibilità», dichiara Cordua. Il presidente evidenzia, inoltre, l’importanza dell’associazionismo d’impresa come «pietra viva di una comunità produttiva», affermando che «in tempi di incertezza, la rappresentanza diventa cruciale per favorire la collaborazione tra le imprese e consolidare la loro voce nel dibattito pubblico». «Ci troviamo di fronte a una fase di transizione epocale e le imprese sono chiamate a essere i pilastri della prosperità futura. La responsabilità sociale delle aziende è ora più importante che mai – conclude il presidente di Confapi Brescia -. In fasi delicate come queste, Confapi Brescia sostiene l’interlocuzione istituzionale, promuove la dialettica e consolida il ruolo dell’impresa come presidio sociale insostituibile».

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