Eib, “solo sport, niente centri commerciali”

E' il monito della Confesercenti di Brescia che ricorda alla Loggia: "Attorno alla vicenda del Palazzetto si possono generare non pochi equivoci".

(red.) Sì a al palazzetto dello sport, a patto che dietro al progetto non si nasconda un nuovo centro commerciale. La Confesercenti di Brescia, con una nota stampa firmata dal direttore generale Alessio Merigo, ha espresso la propria opinione sul pogetto dell’Eib, che la Loggia, in accordo con l’immobiliare Fiera di Brescia, vorrebbe trasformare in uno spazio dalle molteplici attività sportive.
“Nei giorni scorsi”, ha dichiarato Merigo, “la Stampa locale ha ripetutamente riportato la notizia dell’imminente passaggio del Palazzetto dell’Eib in proprietà al comune di Brescia con la previsione di dedicarlo a molteplici attività, fra cui le manifestazioni sportive. In particolare rileviamo che l’ipotetica soluzione di un accordo per dotare la città di una struttura dalla capienza di 5mila posti, appare sicuramente apprezzabile. Tuttavia attorno alla vicenda del Palazzetto si possono generare non pochi equivoci”.
Quali sarebbero? Presto detto. “Da tempo si vocifera della possibilità di insediare in quell’area un nuovo centro commerciale. Confesercenti è stata estremamente chiara durante il confronto sul Piano di Governo del Territorio: per poter assumere le opportune decisioni, si discuta subito di tutte le potenziali trasformazioni commerciali, senza introdurre, più o meno surrettiziamente, successive sorprese a giochi fatti. In quella sede Confesercenti aveva dichiarato che, per quanto riguarda lo sviluppo commerciale nella zona Eib. e della Cittadella dello Sport, gli amministratori avrebbero potuto considerare eventuali – e non auspicati – spazi commerciali solo se in alternativa a quelli inseriti nel Pgt per ex-Idra, ex-Magazzini Generali e Serenissima, altrimenti li avremmo contrastati con ferma determinazione”.
“Quindi”, conclude il testo, “ribadiamo la nostra posizione: ben venga il recupero e l’ampliamento dell’E.I.B., ma nessuno pensi di sfruttare questa occasione per favorire la nascita di un altro centro commerciale”.