Fabio Ferrari, il runner scomparso a Bovegno, è stato ritrovato senza vita

Il 55enne era scomparso da domenica, è il terzo a morire in pochi giorni sulle montagne della provincia. E' probabile è che sia scivolato percorrendo una cresta, cadendo per circa 100 metri in un canalone.

Fabio Ferrari scomparso a Bovegno

Bovegno. Alla fine la vicenda di Fabio Ferrari, escursionista scomparso da domenica, si è conclusa con l’esito più tragico. Intorno alle 15 di martedì il corpo senza vita del 55enne è stato ritrovato in località Baita Prada.
L’uomo, originario di Provaglio d’Iseo, era iscritto all’associazione Atletica Franciacorta Oxyburn. Domenica era andato a Graticelle e da lì era partito per il solito allenamento. La moglie gli ha scritto un messaggio poco prima delle 11, poi un altro un’ora dopo che però non è mai stato consegnato. Allarmata, la donna ha deciso di lanciare l’allarme.
Per cercare il runner sono stati composti diversi gruppi di ricerca, formati da membri dei carabinieri forestali, del soccorso alpino, dei vigili del fuoco, della guardia di finanza e dai volontari della protezione civile. I soccorritori hanno percorso tutti i sentieri possibili, avvalendosi anche di alcuni cani molecolari.
Il corpo è stato ritrovato poco sotto il monte Muffetto e i Corni del Diavolo, una zona a 4 ore da Bovegno ma molto difficile da percorrere.  Si trovava a una quota di 1900 metri, in un canalone situato sotto dei salti rocciosi, nei pressi di Baita Prada. Le squadre del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (25 i tecnici impegnati solo nella giornata di martedì) e del Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza sono state portate in quota con l’elicottero della Guardia di finanza.
La zona infatti è caratterizzata da terreno innevato, particolarmente tecnico e ripido e i soccorritori del Cnsas e del Sagf sono specializzati per operare proprio in questo tipo di ambiente, impervio e ostile.
La prima ricostruzione è che Ferrari sia scivolato mentre camminava su una cresta, cadendo per circa 100 metri in un canalone. E’ quasi sicuro che l’uomo sia deceduto sul colpo.
Il magistrato di turno ha già emesso il nulla osta e la salma è stata riconsegnata alla famiglia.
Partecipiamo al tragico lutto dell’escursionista Fabio e ringraziamo enti, associazioni e volontari che di giorno e di notte si sono impegnati nelle difficili ricerche”, hanno commentato dal Comune di Bovegno.
Ferrari è il terzo escursionista a morire sulle montagne bresciane in pochi giorni. Sabato è deceduto Sergio Bologna, architetto di 44 anni di Bovezzo, caduto da un costone roccioso vicino a Collio. Nella stessa giornata Maurizio Vergolio, commercialista 54 anni residente a Bagnolo Mella, è scivolato dal versante bresciano del Cimon della Bagozza.

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