Adescava minorenni online, il 36enne di Palazzolo in silenzio davanti alla giudice

Chiari. Venerdì 16 agosto una giudice del Tribunale di Brescia ha ascoltato il 36enne di Palazzolo recentemente arrestato a Chiari, su cui pendono le accuse di atti sessuali con minori, violenza sessuale, produzione e detenzione di materiale pedopornografico.
L’uomo, che è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di processo, si è rifiutato di rispondere alle domande della Gip (giudice per le indagini preliminari) Francesca Grassani. Si è avvalso della facoltà di non rispondere per tutta la durata dell’interrogatorio di convalida, non ha presentato richiesta di misure alternative.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dall’inizio del 2024 avrebbe adescato numerose ragazzine tra i comuni del Bresciano e della Bergamasca.
Le vittime accertate sono almeno sei e hanno tutte tra i 12 e i 14 anni. Il 36enne le avrebbe ingannate usando dei profili social fasulli, poi gli avrebbe offerto regali e denaro per farsi inviare foto e video erotici. Con tre di loro avrebbe anche avuto dei rapporti sessuali.
Le indagini nei suoi confronti sono partite da una denuncia della moglie, con la quale sta divorziando. La donna lo ha accusato di revenge porn ed estorsione a sfondo sessuale, dato che il 36enne l’avrebbe minacciata di tenere la figlia con sé e avrebbe preteso l’invio di materiali erotici.
I carabinieri hanno analizzato computer e telefono dell’uomo per verificare la versione della moglie, imbattendosi così in un vero e proprio archivio di materiale pedopornografico.