Infortunio mortale di Lograto: chiesta l’archiviazione per il datore di lavoro

La Procura che aveva aperto un fascicolo per la morte dell'operaio disabile Matteo Cornacchia, schiacciato da una lastra alla Siderurgica Dall'Era. Per gli inquirenti l'incidente sarebbe ascrivibile al «comportamento imprudente» del lavoratore.

Lograto. Per la morte di Matteo Cornacchia, l’operaio disabile deceduto lo scorso 24 aprile alla Siderurgica Dall’Era di Lograto, il datore di lavoro non avrebbe commesso «alcuna violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro». L’uomo era stato indagato per omicidio colposo dopo che Cornacchia era stato schiacciato da una lastra di metallo mentre si trovava su un carroponte.

La Procura ha quindi chiesto al Gip di Brescia l’archiviazione dell’inchiesta a carico dei titolari e responsabili dell’azienda.
La decisione di archiviare l’incidente è giunta a seguito di «indagini condotte sull’attrezzatura di lavoro e sugli aspetti organizzativi e formativi connessi all’attività svolta dall’infortunato al momento dell’infausto evento», in base alle quali «non sono emerse carenze in ordine alle adottate misure di sicurezza e di prevenzione».

Matteo Cornacchia Dall'Era prodotti siderurgici Lograto.jpg

Il tragico infortunio, secondo la Procura, sarebbe invece da ascrivere al «comportamento imprudente, se non autolesivo, del lavoratore affetto, peraltro, da un’importante deflessione del tono dell’umore, correlata con altre manifestazioni psichiatriche volontariamente non sottoposte ad un adeguato percorso terapeutico».
Nelle ore successive all’incidente, infatti, era emerso che Cornacchia fosse affetto da disabilità e stesse affrontando problemi fisici agli arti inferiori che non gli permettevano di stare in posizione eretta, se non per pochi minuti.
Un’amica del 46enne aveva rivelato, pubblicandolo su Facebook un messaggio che l’operaio le aveva inviato qualche mese prima del tragico infortunio: «Quando sto in piedi non riesco a tenere le gambe dritte, sono sempre piegate e da circa dieci giorni, da quando sto in quella posizione, non sopporto più il dolore per oltre dieci minuti. Mi cedono le gambe e devo appoggiarmi a qualcosa. Ho inaugurato l’anno nuovo con la prima caduta, non mi sono fatto male fisicamente ma interiormente».
I legali dell’azienda hanno espresso soddisfazione per la richiesta della Procura, nella convinzione che le condotte del datore di lavoro non fossero all’origine del drammatico incidente.

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