Sicurezza sul lavoro, per le imprese scatta la “patente a punti”

Sarà obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. Nel Bresciano già 25 decessi da inizio anno.

Brescia. Al via dal 1° ottobre la patente a crediti (o a punti) per la sicurezza sul lavoro. E’ infatti stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 settembre il decreto attuativo recante il «Regolamento relativo all’individuazione delle modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili». La circolare esplicativa dell’Ispettorato nazionale del Lavoro è stata pubblicata lunedì 23 settembre.

Ferma restando l’operatività della misura per tutti i soggetti coinvolti a partire, come previsto, dal 1° ottobre, le aziende potranno avviare le procedure per la patente a crediti e saranno accompagnate lungo tutto il processo di rilascio e prima applicazione continuando a lavorare.
La patente a crediti sarà obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. Sono esclusi coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale. La richiesta deve essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, autocertificando il possesso di vari requisiti, tra cui l’iscrizione alla Camera di commercio e l’adempimento degli obblighi formativi.

Nel Bresciano la piaga degli infortuni e degli incidenti mortali sui luoghi di lavoro è una realtà: sono già 25 le persone decedute dall’inizio dell’anno e, ad ora, il mese più nero è stato quello di settembre, con quattro decessi avvenuti a breve distanza l’uno dall’altro. Se la media nazionale del rischio di infortunio mortale è pari a è di 18,7 ogni milione di occupati, e in Lombardia è di 16,4, a Brescia questo dato sale a  32,8, il doppio di quanto rilevato in regione.

infortunio mortale

A proposito del decreto attuativo della patente a crediti la Cgia, l’associazione l’associazione degli artigiani e dei piccoli imprenditori di Mestre, ritiene che «la patente a crediti possa essere uno strumento che può agevolare l’attività degli enti pubblici preposti ai controlli: in un’unica banca dati disporranno dell’intera platea delle imprese che operano nel mondo dei cantieri, potranno monitorarla attentamente e individuare le aziende più a rischio in materia di sicurezza». Ma con questo nuovo strumento, «difficilmente si riuscirà a ridurre pesantemente il numero degli infortuni e delle morti bianche in questo settore. Per contrastare queste tragedie, invece, bisognerebbe aumentare sensibilmente il numero dei controlli ed eseguirli con più efficacia».

«L’attività ispettiva, infatti, dovrebbe privilegiare i profili sostanziali di sicurezza e di salute nei cantieri, anziché soffermarsi, come spesso accade oggi, sugli aspetti formali privi di alcuna valenza preventiva. – sottolinea la Cgia – Insomma, meno meticolosità sulla completezza di documenti cartacei e relazioni tecniche, più rigore nei confronti di chi, ad esempio, ha montato un ponteggio non ancorandolo correttamente o, nei lavori in quota, non ha installato barriere anti-caduta, parapetti e reti di sicurezza».

I cantieri sono tra i luoghi di lavoro più a rischio di incidenti mortali, in particolare per la caduta dall’alto, per seppellimento a seguito di lavori di sbancamento e per soffocamento a seguito di interventi in ambienti confinati. Tra gennaio e luglio il numero totale dei decessi nei luoghi di lavoro, a livello nazionale, ha interessato 577 persone, 18 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

 

 

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