Brescia, il nuovo carcere? Non dovrà essere un Canton Mombello bis

Palazzo Loggia vuole proporre un accordo d programma con Ministero della Giustizia, delle Infrastrutture e Demanio, attraverso il supporto dell’ex presidente della Corte d’Appello Claudio Castelli individuato come possibile "commissario" per traghettare l'intervento.

Brescia. Il tema di un nuovo carcere torna ad affacciarsi  in commissione Lavori pubblici del Comune di Brescia.
La sindaca Laura Castelletti è tornata a riproporre la questione dopo che il Governo ha stanziato ulteriori 38,8 milioni (per un totale di 54 milioni di euro destinati al progetto), rispetto a quelli già previsti, per la realizzazione, in città, di una nuova struttura detentiva.
Palazzo Loggia vuole proporre un accordo d programma con Ministero della Giustizia, delle Infrastrutture e Demanio, attraverso il supporto dell’ex presidente della Corte d’Appello Claudio Castelli individuato come possibile “commissario” per traghettare l’intervento, per ora ancora solo un’ipotesi di cui si parla da decenni, alla sua realizzazione effettiva.

verziano

Il nuovo carcere si amplierebbe di 50 mila metri quadri, ma dati certi sulle effettive necessità del nuovo impianto detentivo non ci sono, per cui resta solo l’ipotesi dell’estensione del carcere di Verziano, che, tuttavia, non è gradita a nessuno. Se si attuasse infatti l’ingrandimento dell’immobile esistente, verrebbero “mangiati” migliaia di metri quadrati ora destinati ad attività all’aperto, ludiche e formative di cui gode la struttura, con il rischio di trasformarlo in un altro Canton Mombello.
La Loggia non vuole agire in questo senso, ma costruire un impianto ex novo che sostituisca quello che sorge in via Spalti San Marco.
Le posizioni tuttavia, sono contrastanti: per il centrosinistra servirebbe procedere con l’esproprio dei terreni per valutare concretamente lo spazio a disposizione, ma non si ha contezza del progetto presentato, mentre il centrodestra, per voce della leghista Simona Bordonali, ha depositato un’interrogazione da discutere nel prossimo Consiglio comunale in cui viene ribadito che, senza conoscere l’area a disposizione, non è possibile formulare il progetto.

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