Il futuro della Sp 38 è a rischio, Provincia e Comune di Tremosine si incontrano

Ingegneri e geologi sono incerti sulla sicurezza della strada della Forra. La galleria potrebbe implodere per il peso dei massi o collassare verso il basso.

Tremosine sul Garda. Giovedì mattina si è tenuto un incontro tra il Broletto, rappresentato dal delegato ai lavori pubblici Paolo Fontana, e il sindaco di Tremosine Battista Girardi. Erano è presenti anche l’architetta Pierpaola Archini, direttrice del settore strade e trasporti della Provincia, l’ingegnere Enrica Savoldi e l’architetto Luca Bertanza.
Un mese fa migliaia di metri cubi di roccia franarono nel lago, sopra alla galleria sono ancora presenti diversi ammassi instabili. Le analisi dei tecnici hanno rivelato come la parete di roccia del tunnel che fungeva da pilastro si sia assottigliata moltissimo, con l’apertura di diverse crepe.
Il geologo ha individuato due criticità principali, una riguarda l’equilibrio dei massi sulla parete, l’altra è relativa la base del tunnel, dove la frana ha creato una protuberanza che potrebbe essere instabile. I pericoli che incombono sono quindi due: quello di implosione dall’alto, con il cedimento della volta, ed il collasso verso il basso.
Considerata l’alta insicurezza geologica, anche le analisi sono molto complesse: il geologo deve verificare in prima persona la presenza di masse instabili, calandosi con le funi.
Per le zone in cui non è possibile arrivare fisicamente, si farà uso di un laser scanner. Verranno posati anche degli strumenti di monitoraggio per verificare la presenza di movimenti. Successivamente saranno effettuate indagini con carotaggi per verificare se all’interno della roccia siano ancora presenti masse di materiale disgregato.
Tra Provincia e Comune c’è grande collaborazione per trovare soluzioni ai problemi causati dalla frana del 16 dicembre”, hanno dichiarato Fontana e Girardi. “Gli studi di geologia e ingegneria voluti dalla Provincia sono i medesimi che segue l’amministrazione comunale. Chi si sta occupando del movimento franoso conosce bene la falesia”.
Le analisi sono indispensabili per valutare se sia possibile intervenire con il rafforzamento della galleria. I lavori si effettueranno solo con la sicurezza che la roccia sovrastante possa essere sorretta dalla calotta e che la base possa supportare il peso della struttura, del traffico e di eventuali altre frane.
Continueremo a incontrarci periodicamente, il prossimo incontro sarà tra due settimane”, hanno dichiarato nel frattempo i rappresentanti dei due enti.

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