Varato il nuovo cavalcavia dello svincolo sulla A4 Milano-Brescia

Il cavalcavia che collegherà il casello di Dalmine con la rotatoria della Tangenziale di Bergamo dovrebbe essere concluso entro il 2024. Terzi: «Apporto fondamentale della Regione».

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Bergamo. Con il varo del cavalcavia che collegherà il casello di Dalmine con la rotatoria della Tangenziale di Bergamo, i lavori di adeguamento del nuovo svincolo di Dalmine sulla A4 Milano-Brescia entrano nella loro fase finale, in linea con quanto previsto dal cronoprogramma.
«Questo intervento – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi – è un passo importante per lo sviluppo del cantiere: si aggiunge un tassello fondamentale per terminare nei tempi previsti, vale a dire fine 2024».

«La Regione – ha aggiunto Terzi – ha giocato un ruolo fondamentale in questa partita, che sembrava non avere più corso. Si è relazionata con gli enti interessati sino a raggiungere un progetto condiviso tra i comuni di Dalmine e Stezzano, ha accelerato l’iter di approvazione del progetto, i cui lavori sono stati affidati alla società Amplia Infrastructures controllata da Aspi. Mi congratulo inoltre per la gestione eccellente del cantiere a svincolo. Riqualificare questo svincolo significa rendere più sicura e fluida la viabilità della zona, diminuendo così le code in ingresso e in uscita dall’autostrada ed efficientando anche la Tangenziale Sud di Bergamo».

«Questo progetto è integrato a quello della Bergamo – Treviglio, permettendo così in futuro la connessione tra A4 e IPB. Siamo in uno dei contesti a più alta densità industriale d’Europa e il livello del traffico è in costante aumento, con il nuovo assetto del casello ci aspettiamo ripercussioni positive nei collegamenti tra l’autostrada A4, l’asse interurbano e la viabilità locale, a beneficio delle nostre comunità e territorio».

cavalcavia dello svincolo sulla A4 Milano-Brescia

Le attività sono state realizzate da Amplia Infrastructures, società del Gruppo Autostrade per l’Italia ed effettuate grazie all’utilizzo di due piattaforme SPMT (trasportatori modulari semoventi) concepite appositamente per il trasporto di carichi eccezionali: il nuovo impalcato infatti ha una lunghezza complessiva di 50 metri, una larghezza di circa 20 metri e un peso totale di 425 tonnellate.
Il primo step ha previsto l’assemblamento della struttura dell’impalcato in un’area di cantiere dedicata. Nella fase successiva si è passati al sollevamento sulle due piattaforme a un’altezza di 5 metri da terra. Infine è avvenuto lo spostamento nell’area di posizionamento definitiva.
La movimentazione della struttura ha avuto una velocità massima di 0.5 km/h, si è spostato per circa 80 metri. Una volta entrato sul sedime autostradale è stato calato e posizionato sulle spalle.
Terminate le operazioni di finitura, prenderanno il via le ultime fasi progettuali. L’obiettivo è consentire l’apertura funzionale al traffico dello svincolo entro la fine del 2024.

L’intero progetto di adeguamento dello svincolo di Dalmine ha un valore complessivo di circa 25 milioni di euro. E’ prevista inoltre la realizzazione di due sottovia, la realizzazione di barriere acustiche fonoassorbenti, per una lunghezza complessiva di circa 480 metri, e di opere a verde.
«Con il varo del nuovo cavalcavia – ha affermato Luca Fontana, direttore di Autostrade per l’Italia – mettiamo le basi per il completamento, nei tempi annunciati, dei lavori di potenziamento dello svincolo di Dalmine. Questa infrastruttura rappresenta un crocevia di persone e merci fondamentale per il continuo sviluppo di questo territorio. Autostrade per l’Italia si conferma un partner solido e affidabile per le istituzioni e comunità del nostro paese».

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